Quattro Frecce: i parcheggi selvaggi del Messinese “Invasor”

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No, l’immagine che state contemplando non è la fine del disastro assoluto dei parcheggi inutili dei vostri concittadini. Ma è la bisarca (parola imparata quest’anno) che serve per trasportare i veicoli alle concessionarie. Per un attimo, un solo attimo, abbiamo voluto regalarvi un sogno.

Purtroppo la realtà che ci circonda è ben diversa. I parcheggiatori selvaggi non si sono accomodati su un enorme camion per cercare altrove altri posteggi. Sono ancora in mezzo a noi. E Quattro Frecce è qui per raccontare questa dura (e sconfitta) routine che attanaglia le nostre esistenze.

«Accade di illudersi – dicono gli esperti – e di rivedere il mondo da un altro punto di vista. Strade per tutti, meno macchine, meno impatto sull’ambiente. Ma l’individuo si sveglia presto da quella che rimane un’utopia».

Percorrere strade meno invase dai mezzi sarebbe un sogno per noi ma un incubo per i parcheggiatori messinesi. Ci pensate se all’improvviso il parcheggiatore abusivo non riuscisse più ad abusare della strada?

Chissà cosa ne pensa il Missinisi Invasor. Discendente – ovviamente – della dinastia del più famigerato Missinisi Scaltrorum.

Adesso ci penso io – Quattro Frecce per le isole pedonali

I tentativi di questa Amministrazione sono abbastanza fallimentari in termini di gestione della viabilità. Ma non sono gli unici e non saranno gli ultimi a subire la prepotenza di alcuni messinesi. In campo – da un paio di giorni – sono scesi i vigili urbani “pedonali”. Sono stati avvistati da Quattro Frecce (non possediamo tuttavia una diapositiva della scoperta) ma il fatto che esistano è già un buon risultato. Nonostante la presenza dei vigili e le delimitazioni di alcune zone di Messina per il traffico pedonale, i messinesi non ci stanno e si mettono proprio lì.

«Si tratta del Missinisi Invasor. Esemplare che di recente ha fatto la sua nuova comparsa in città. Già ai tempi dell’isola pedonale a Piazza Cairoli – continuano i nostri fidati studiosi – era possibile osservare questo discendente del Missinisi Scaltrorum».

Questo parcheggiatore non gradisce le isole pedonali e i parcheggi consentiti. Lancia, infatti, un guanto di sfida e decide di ribellarsi piazzandosi esattamente dove inizia la zona dedicata ai pedoni. Lasciando vuoto il parcheggio accanto.

«Che porcheria!» Sì, si grida allo scandalo. Ma non è mica finita.

Questo posto che mi piace

Il Missinisi Invasor prende tutto lo spazio che vuole. È INARRESTABILE! Quindi questo Missinisi Invasor decide di starsene parcheggiato con tutta la sua macchina e la sua brillante intelligenza proprio sul marciapiede di via Cesare Battisti (grazie Simona per lo scatto!) e, senza trovare nessun tipo di errore nel suo comportamento, rimane lì a grattarsi la testa.

Il problema è tutto qui

«Il problema è proprio qui. Il parcheggiatore selvaggio messinese ostenta un’intelligenza che tuttavia – dicono gli esperti – non possiede o che non è in grado di utilizzare. Nei momenti difficili, come la ricerca di un parcheggio, preferisce cedere, non sforzare l’intelletto o riflettere pensando al bene comune.

In sostanza, il messinese non riesce – purtroppo per noi e per le generazioni future – a capire quando commette un errore. Uno sbaglio, un grosso grosso guaio o se vogliamo metterla in termini più semplici, una vera e propria cafonata».

 

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