L’Università di Messina si conferma tra le eccellenze meridionali: un progetto di ricerca biomedica innovativa si è, infatti, aggiudicato un importante finanziamento del Ministero della Salute, Direzione Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità.
A realizzare il progetto un gruppo di studio, coordinato dal Professore Guido Ferlazzo, Direttore dell’UOC di Patologia Clinica del Policlinico Universitario G.Martino e dal Professore Filippo Benedetto, Direttore dell’UOC di Chirurgia Vascolare.
Il progetto di ricerca si chiama “Soluble Ligands of NK Cell Activating Receptors as Novel Predictive Serum Biomakers for Carotid Plaque Instability (RF-2018-12367242 TE)”.
Lo scopo del lavoro è quello di poter rilevare, da un semplice prelievo di sangue, la presenza di ligandi delle cellule Natural Killer (NK), espresse nella placca aterosclerotica, che svolgerebbero un ruolo critico nel processo ateromasico, con conseguenti ricadute cliniche sia a livello diagnostico che terapeutico.
Il progetto ha riportato una valutazione molto alta, ottenendo un finanziamento tra i più cospicui, e colloca l’Ateneo di Messina in prima posizione tra le Istituzioni dell’Italia meridionale, per il finanziamento ministeriale di questo anno.
Il bando promosso dal Ministero si realizza su progetti di ricerca biomedica innovativa, che vedono una fase di ricerca pre-clinica, precedere coerentemente studi di applicazione di quanto prodotto, includendo, quindi, esplicitamente una verifica/validazione sul paziente di quanto identificato nella parte pre-clinica.
Il gruppo di studio delle due Unità Operative risulta anche impegnato in altri progetti di ricerca clinica, tra cui l’utilizzo di cellule mononucleate di sangue periferico per la guarigione di ulcere degli arti inferiori in pazienti aterosclerotici sottoposti a trattamento di rivascolarizzazione, con l’intento di dimezzare i tempi di guarigione.
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