Gastronomia, concerti, installazioni, realtà aumentata: questi alcuni degli elementi che compongono il progetto di rigenerazione “Borgo Sacro di Santa Lucia del Mela” che, come raccontavamo qualche giorno fa, è risultato essere il primo in Sicilia finanziato con le risorse del PNRR, nella linea M1C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”. A presentare gli interventi ci pensa Carlotta Previti che, da Assessore prima e da libera professionista adesso con la sua C-EVE si occupa di progettazione e pianificazione di fondi europei. Nello specifico, per Santa Lucia del Mela si parla di 1 milione e 600mila euro.
«Si tratta – ha detto la Previti – di un territorio ricco di un grande patrimonio religioso, che sarà rigenerato da giovani artisti che doneranno le loro opere. Questo è uno dei primi progetti a cui ne seguiranno altri, legati ai valori del territorio e, soprattutto, all’obiettivo di capitalizzare le risorse umane e i valori che esprimono i nostri piccoli territori, per una nuova rinascita soprattutto con i fondi PNRR 2021-2027». In attesa di rivederla quindi chiediamo una battuta sulle dimissioni dello scorso febbraio, su cui la Previti è stata silente. Torniamo quindi al Borgo e al Sindaco Matteo Sciotto.
La rigenerazione di Santa Lucia del Mela
«Santa Luca del Mela è un borgo con un grande potenziale architettonico. Il nostro obiettivo – ha detto il Sindaco Sciotto – è proprio quello di valorizzare questo patrimonio e farlo crescere. Saranno diversi gli interventi, per esempio la riqualificazione di una chiesa abbandonata, le piazze, azioni mirate a dare servizi ai turisti e far insediare nuove imprese all’interno di Santa Lucia del Mela. Si mira a portare questo paese in alto».
Succederà attraverso l’arte come ci racconta Linda Schipani, che smette per un giorno i panni da attuale Presidente di Soroptimist, per indossare quelli da ingegnere e direttore artistico dell’EcoLab: «Partiamo da un borgo bellissimo, dove in effetti ci sono tanti cantieri aperti. All’interno di questo vogliamo creare un percorso di rigenerazione culturale, sociale ed economica. Si prevedono 4 laboratori: il primo inizierà a scuola il 5 aprile, poi al Castello coinvolgendo i migranti e poi a seguire altri due laboratori sulla land art e la decorazione, mostre collettive ed estemporanee, lavorando su elementi di arredo urbano ed elementi recuperati». A breve partiranno i bandi per gli artisti.
(In foto da sinistra il regista Giuseppe La Spada, Monsignor Cesare di Pietro, la Presidente della Fondazione Albatros Antonella Sidoti, Carlotta Previti, Matteo Sciotto e Linda Schipani)
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