Piazza Unione Europea: la IV Circoscrizione ne chiede la riqualificazione

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Il Consiglio della IV Circoscrizione chiede, all’Amministrazione comunale, di valutare la possibilità di riqualificare Piazza Unione Europea: ricreando il progetto originale, realizzato dall’architetto Zanca.

Il progetto proposto prevede l’eliminazione delle aiuole al centro della piazza, assenti nel progetto originale: «Gli spazi verdi -spiegano i Consiglieri – sono stati inseriti negli anni ’70. La flora contenuta al loro interno potrebbe essere ripiantata in aree più idonee e considerando l’opportunità di posizionare nuovi alberi dove erano previste prima della sistemazione attuale».

È, quindi, un ritorno al passato, quello proposto dal Consiglio circoscrizionale: «Ogni grande cambiamento ha bisogno di una nuova “prospettiva” – ha dichiarato Alberto De Luca, presidente della IV Circoscrizione. In realtà noi stiamo solo riportando in vita, attualizzandolo, ciò che immaginò l’architetto Zanca. Messina deve avere il coraggio di riscoprire il suo passato glorioso e ritrovare la sua bellezza».

«Sono cresciuto osservando foto antiche della città – ha spiegato Francesco Melita, coordinatore IV Commissione –  e ho notato come, nel corso dei decenni, certe zone hanno completamente cambiato conformazione, peggiorando dal punto di vista estetico e funzionale. Piazza Unione Europea è stata concepita, all’indomani del terremoto, come un grande spazio aperto che consentiva la vista del Palazzo Municipale dal mare, ed è stata sede di importanti eventi molto partecipati, come ad esempio il teatro dei dodicimila.

Oggi la presenza delle aiuole al centro della piazza rendono fruibile solo porzioni di essa per manifestazioni e spettacoli e il palazzo municipale è quasi invisibile dal mare per via della vegetazione. I consiglieri in delibera hanno chiesto di bandire un concorso di idee per la valorizzazione, coinvolgendo anche dei light designer (oggi con l’ausilio delle luci si possono creare cose fantastiche)».

Il Consiglio chiede, infine, l’esposizione dei reperti archeologici rinvenuti in quell’area che è la porta d’ingresso della nostra casa comunale e luogo simbolo di una città che vuole riemergere.

 

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