Piano Generale del Traffico Urbano, Mondello: «Una svolta culturale epocale per Messina»

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«Si apre una nuova stagione» esordisce così il Sindaco Federico Basile alla seduta del Consiglio comunale dedicata alla presentazione Piano Generale del Traffico Urbano di Messina (PGTU). «Occasione quella di oggi – dice ancora Basile – durante il quale avrete la possibilità di conoscere nel dettaglio uno strumento importante come il PGTU per la programmazione della città che permette di comprendere in che modo Messina può riprendersi i propri spazi, una visione strategica e politica. Una pianificazione che serve a dare un nuovo volto alla città».

«Un percorso assolutamente importante – aggiunge l’Assessore alla Mobilità, Salvatore Mondello –, che riguarda il Piano Generale del Traffico, il Piano dei Parcheggi, in fase attuativa, e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), fermo però alla Regione. Il Piano è stato condiviso da tutte le parti, sociali e non, per raccontare il percorso che abbiamo affrontato. Il Piano servirà a vedere una città molto diversa da quella a cui siamo abituati ed evidente come in tutti i momenti di transizione che non sempre saremo in grado di comprendere. Bisogna cominciare a usare il Trasporto Pubblico, e questo sarà molto difficile a livello culturale. Sarà un passaggio culturale epocale».

Piano Generale del Traffico Urbano Messina

A spiegare il Piano Generale del Traffico Urbano Messina è l’ingegnere Guido Francesco Marino, della società Tps Pro di Perugia. Si snocciolano gli obiettivi e i dettagli; si punta al miglioramento della viabilità, della mobilità e della sosta. In ordine di priorità:

  • mobilità lenta (pedonale e ciclabile)
  • mobilità con Trasporto Pubblico
  • mobilità veicolare
  • sosta veicolare, intesa come una componente essenziale al completamento degli spostamenti con veicolo privato

Aree pedonali di Messina:

Il PGTU prevede uno sviluppo della pedonalità delle aree (attualmente esistono solo Piazza Duomo e Piazza Cairoli), per migliorare la socialità e la fruizione degli spazi centrali. Ecco in che modo potrebbe cambiare Messina:

  • collegamento lineare pedonale tra via I Settembre e viale San Martino;
  • valorizzazione del nuovo affaccio a mare (come previsto dal Piano Portuale) cancellato e protetto per gli approdi per le navi da crociera, con la proposta di utilizzo del quarto molo d’attracco, perseguita nella fase dell’attuazione del PGTU;
  • pressione veicolare spostata nelle zone 30, come quelle già esistenti di via Cesare Battisti e Corso Cavour. Le zone 30, come si intuisce sono aree perimetrate all’interno delle quali la velocità di percorrenza è di 30 km orari, per agevolare la mobilità trasversale;
  • allargamento dei marciapiedi e restringimento della strada;
  • sei nuove Zone a Traffico Limitato, con varco di ingresso e di uscita, con telecontrollo per l’effettivo rispetto per l’accesso per la verifica delle targhe che potranno accedere;
  • zone pedonali stagionali come quella di Torre Faro

Adesso il PGTU dovrà essere votato dal Consiglio comunale, tra circa una settimana. La seduta completa a questo link.

 

 

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  1. Ma di quanto volete spennare ancora i Cittadini? Un urbanista di Perugia? Ma avete idea del casino che vive Perugia per traffico veicolare? E lo importate a Messina, come se non avessimo Professionisti capaci di fare un progetto in casa. Certo pagare parcelle che portano lontano risorse della Città, non só a chi serve e se servono.

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