Il Parco Don Blasco da oggi è realtà, una splendida realtà da festeggiare. E infatti l’inaugurazione avverrà martedì prossimo ( 27 settembre) alle 17.30, proprio con una festa. Si tratta di un’area di 3000 metri quadrati realizzata con fondi di Rete Saccne ed Elios Petroli attraverso l’impresa messinese Gidot.
A tagliare il nastro ci saranno non solo i rappresentanti aziendali, ma anche quelli istituzionali che hanno fortemente voluto e autorizzato il parco: l’Autorità portuale, proprietaria dell’area demaniale, il Comune e la Soprintendenza ai beni culturali.
L’area è dotata di spazi attrezzati e di un bar- ristorante, ma soprattutto rappresenta il primo importante passo per la riqualificazione dell’a zona falcata che da 30 anni è sulla bocca di tutti, ma che nei fatti solo oggi vede un primo spiraglio di luce grazie alla sinergia tra “pubblico” e “privato”.
Il parco si può considerare come un primo tassello nel più complesso puzzle del patto per la Falce e dunque del Piano regolatore portuale, che rappresenterebbero davvero la rinascita di una zona per troppo tempo in balia del degrado e dell’abbandono e che invece potrebbero mettere le ali allo sviluppo di Messina, rilanciandone l’immagine nel mondo.
A proposito del Patto per la Falce, interviene oggi il capogruppo all’Ars di Sicilia- Futura Beppe Picciolo.
“Ho visto stamattina le immagini del parco “Don Blasco” e quasi non ci credevo – afferma Picciolo in una nota – Non so per merito di chi, come e dove ma tutto questo deve continuare. Il Patto della Falce deve volare ed in tal senso il nostro Assessore Maurizio Croce proverà a mettere le ali alla burocrazia regionale per la approvazione del PRG portuale, nonostante qualche burocrate abbia provato a porre questioni di cronologia sulle presentazioni delle istanze! Anche di fronte ad atti ritenuti prioritari dal Governo esiste chi dice no, ma abbiamo superato anche questo! Intanto chiedo formalmente al Presidente/Commissario della Authority di continuare ad investire sulle bonifiche a macchia di leopardo della Zona, sull’esempio del Parco, secondo le indicazioni del Patto della Falce. Si vada avanti con la bonifica in attesa dello strumento urbanistico, riunendo il tavolo e proseguendo rapidamente verso la restituzione di quanto più possibile alla nostra Città, e possibilmente il Commissario attivi un servizio di vigilanza ulteriore, notturna e diurna, a protezione delle aree riqualificate in attesa che queste siano popolate h24 dai cittadini messinesi che ne saranno i veri custodi, in un rinnovato clima di fiducia e rispetto per l’ambiente. #Cacciapertaidevastatori!”
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