Vestiti di rosso e di nero gli studenti di Messina questa mattina hanno lanciato il loro messaggio contro la violenza sulle donne aderendo alla campagna mondiale One Billion Rising con un flash mob ai piedi del Campanile di piazza Duomo.
A guidarli sono state le volontarie del Cedav (Centro Donne Antiviolenza), che ogni anno ormai dal 2013 promuovono l’iniziativa sul territorio messinese, e naturalmente gli insegnanti degli istituti coinvolti. I docenti (per l’Istituto Quasimodo, le professoresse Bruno, Turiano e Santoro, per il nautico “Caio Duilio” la professoressa Mangano e per il Liceo Maurolico il professor Lauria), infatti, hanno guidato passo passo gli studenti.
A spiegare la ragione dell’adesione alla campagna One Billion Rising e le novità di quest’anno è stata la presidente del Cedav, Simona D’Angelo che, insieme agli altri volontari del Centro combatte ogni giorno accanto alle donne vittime di violenza lavorando da un lato per sostenerle, dall’altro per contrastare il male alla radice, cercando di prevenirlo anche attraverso opere di sensibilizzazione come quella di stamattina.
«Abbiamo voluto promuovere l’iniziativa, perché tocca una parte di quella che è la nostra attività quotidiana, la sensibilizzazione – ha spiegato Simona D’Angelo. Ma il fulcro, l’elemento più importante, quest’anno, è stata la scuola, sono stati i ragazzi, che hanno aderito numerosi grazie anche al supporto delle loro insegnanti, molte delle quali si sono fatte vere promotrici dell’iniziativa».
«Quest’anno – ha concluso – abbiamo avuto la possibilità di entrare nelle scuole e parlare quasi a tu per tu con i ragazzi, coinvolgendoli in prima persona».
Di seguito il video del flash mob di questa mattina.
https://www.facebook.com/normannonews/videos/815929268753667/
Terminata la coreografia, ballata dagli studenti sulle note della canzone simbolo del movimento “Break the chain” (spezzare la catena, ndr), è stato il momento di un piccolo reading: il ricordo delle violenze subite da Norma Cossetto, violentata e uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 e la poesia “A tutte le donne” di Alda Merini, letta da una studentessa.
A provvedere alla musica, gratuitamente come ogni anno, è stato il dj Salvatore Altadonna, in arte Dj Salvo 88.
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