Chi si troverà ad attraversare la via Vittorio Emanuele, potrà ammirare gli alberi maestosi della nave Palinuro della Marina Militare attraccata al porto di Messina, dove vi resterà per partecipare alla ricostruzione storica dello “Spettacolare sbarco di Don Giovanni d’Austria”. Qual è la storia secolare di questa nave? Scopriamolo insieme.
Nave Palinuro a Messina: un po’ di storia
Varato nel 1934 con il nome “Commandant Louis Richard”, il Palinuro si occupava di commercio della pesca e trasporto del merluzzo per una società privata francese. Nel 1950, fu acquistato dalla Marina Militare italiana e trasformato nella Nave Scuola che, ancora oggi, addestra nocchieri, motoristi e allievi marescialli.
Il nome deriva da Palinuro, il fedele ed esperto timoniere della nave di Enea, l’eroe mitologico protagonista dell’Eneide di Virgilio. Dal 16 luglio 1955, quando entrò in servizio, ad oggi, la nave Palinuro ha percorso 300 miglia nautiche dai porti del Mediterraneo fino all’Europa del Nord. Grazie alle sue caratteristiche, ha preso parte a regate e raduni di navi d’epoca, tra cui il raduno delle Vele d’Epoca di Imperia e la Festa della Marineria della Spezia.
Palinuro e sbarco di Don Giovanni d’Austria
Giunta nel porto di Messina, la nave Palinuro rappresenterà la nave Réal, la galea capitanata da Don Giovanni d’Austria nella storica battaglia di Lepanto, nella spettacolare ricostruzione dello sbarco. I primi di agosto del 1571, Don Giovanni d’Austria, figlio di Carlo V, approdò nella città dello Stretto per radunare la flotta che gli garantì la vittoria sull’Impero Ottomano nell’ottobre di quell’anno.
Sabato 5 agosto, la città dello Stretto farà quindi un tuffo nella storia con la quindicesima rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d’Austria che, quest’anno, è accompagnata da una serie di eventi pensati per l’occasione e che vanno ad arricchire il programma dell’iniziativa.
(in copertina: la nave Palinuro in porto a Messina, foto di repertorio)
(1184)