Concluso il trasferimento alle nuove sale in allestimento di tutte le opere della collezione permanente esposte fino al 7 novembre scorso nella sede storica della Filanda.
Tra venerdì 25 a ieri – fa sapere il museo – il trasporto eccezionale del monumentale Crocefisso ligneo databile tra il XIV ed il XV secolo, recentemente restaurato, e della Pala d’altare della Presentazione al Tempio di Girolamo Alibrandi, già nella chiesa di S. Nicolò distrutta dal Sisma del 1908, e ricomposta nei suoi oltre trecento frammenti recuperati nel corso di molteplici interventi risarcitori avviati nei primi decenni del secolo scorso.
Alla complessa movimentazione, all’interno del recinto museale e da cancello a cancello all’esterno del perimetro sotto scorta della Polizia Municipale, è preceduta la delicata fase degli imballi con materiali ammorizzanti, tessuti tnt, poluretani espansi, cunei e imbracature al fine di azzerare potenziali stress alle opere più delicate.
Casse apposite sono state predisposte dalle ditte specializzate coinvolte nelle operazioni per i capolavori del Caravaggio.
L’alta sorveglianza e l’aggiornamento dei condition report di opere e manufatti, verifica approfondita delle condizioni di conservazione essenziale per l’adozione di ulteriori misure precauzionali, è stata assicurata dai dirigenti e funzionari della struttura.
Collocato intanto nell’ambiente dedicato all’archelogia subacquea nella sezione apposita il Rostro di Acqualadroni che si fa risalire al III/I seclo a. C., recuperato al largo di Capo Rasocolmo sulla riviera tirrenica e concesso dalla Soprintendenza del mare dopo i restauri condotti a Pisa, insieme ai reperti in arrivo dai depositi della Soprintendenza di Messina che implementeranno la già ricca collezione archelogica de Museo.
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