Prevede un incontro celebrativo presso il Museo riservato alla stampa e alle autorità cittadine, il centenario di istituzione del Museo. L’incontro, programmato per il 29 maggio, alle 11.30, nella sala Conferenze del Museo, sarà l’occasione, inoltre, per comunicare lo stato dei lavori e le previsioni di apertura della nuova sede.
Nel corso dell’evento sarà presentata e distribuita una pubblicazione scientifica sui restauri dell’ultimo biennio: “Quaderni dell’attività didattica del Museo regionale di Messina, 14 restauri tra conservazione e fruibilità. Ultimi interventi”.
“Riconosciuta la imperiosa necessità di provvedere all’ordinata raccolta dei ricordi artistici e storici della città di Messina sopravvissuti al terremoto del 1908 …abbiamo decretato e decretiamo: è istituito in Messina un Museo governativo, che prenderà il titolo di Museo nazionale d’arte medievale e moderna…dato a Roma, addì 26 novembre 1914. Vittorio Emanuele III Re d’Italia”.
Il Museo in realtà aprirà al pubblico nel 1922, nel luogo prescelto, la spianata del San Salvatore, al di qua del torrente Annunziata, ove sussistevano i resti del Monastero basiliano, adibito dal 1860 a caserma militare, raccogliendo un patrimonio di enorme rilevanza qualitativa e quantitativa (quasi 10mila beni ad oggi inventariati, di natura interdisciplinare, fra i quali i capolavori di Caravaggio e Antonello) recuperato dalle macerie della città distrutta al quale afferirono le collezioni del Museo Civico Peloritano.
Da allora si avviò anche la storia delle ipotesi intorno alla nuova sede museale, sulle quali prevalse alla fine di decenni tormentati, interrotti dalle vicende belliche, la soluzione del restauro della Filanda, una costruzione rettangolare, dalle condizioni statiche ottime, dall’informe prospetto costituito da 14 stanze intorno ad un verdeggiante giardino-cortile, che si concluse nel 1954, grazie ai fondi dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione.
Una ulteriore ristrutturazione di quella che ormai, dopo oltre un secolo, può essere considerata sede storica del museo, fu possibile all’atto del passaggio di competenze dallo Stato alla Regione del 1977 e coincise con la celebre mostra di Antonello da Messina inaugurata nel 1981.
Attualmente il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina è titolare di due progetti finanziati con i fondi europei: lavori di integrazione, adeguamento e modifica delle dotazioni e degli impianti preliminari all’apertura del nuovo Museo Regionale di Messina; adeguamento dei locali storici dell’ex Filanda Mellinghoff di Messina ed evento espositivo.
Il primo cantiere avviato lo scorso marzo, alla sua conclusione prevista per il prossimo settembre, e forse anticipata di qualche mese, consentirà la programmazione, da parte dell’Assessorato, dei tempi di apertura al pubblico della nuova sede museale; il secondo cantiere avviato il a gennaio del 2014, e già concluso, consentirà l’utilizzo della ex filanda, adeguata ai massimi standard museografici internazionali, come sede prestigiosa per mostre ed eventi temporanei. L’inaugurazione è vicina.
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