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Messinambiente. I Sindacati: «basta a questo gioco al massacro»

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Stanchi del silenzio con il quale l’Amministrazione messinese sta affrontando l’incerto futuro di Messina Servizi Bene Comune, le sigle sindacali Fp-Cgil, Cgil e RSU Fp-Cgil chiedono un incontro immediato con il Sindaco Renato Accorinti e l’Assessore all’ambiente Daniele Ialacqua.

Nonostante sia ormai stato completato il trasferimento dei lavoratori da Ato3 a MessinaServizi, ancora si attende il processo di trasferimento dei lavoratori di Messinambiente verso la nuova società che si occuperà della gestione dei rifiuti a Messina. Per questo i rappresentanti della Fp-Cgil, Cgil e RSU FpCgil  chiedono un incontro entro la fine della settimana per porre fine alla questione.

«È necessario che l’Amministrazione Comunale nella sua massima espressione incontri la RSU della FPCGIL, rappresentativa della maggioranza dei lavoratori, per ascoltare direttamente dalla loro viva voce cosa pensano dell’intera questione. È ora di dire basta a questo gioco al massacro» dichiarano Francesco Fucile, Carmelo Pino e Clara Crocè.

Dopo il passaggio dei lavoratori ATO 3, alcune sigle sindacali sono uscite allo scoperto con “strane rivendicazioni salariali”. «È necessario una volta per tutte che venga stanato il regista di tutto questa confusione, chi di fatto vuol far saltare l’avvio della Messina Servizi. I lavoratori della Messinambiente hanno ben chiaro quali siano gli interessi di alcuni loro colleghi e per questo chiedono attraverso la RSU FPCGIL di essere ascoltati dal Sindaco e dall’intera Giunta Comunale».

Nell’appello rivolto all’Amministrazione le sigle sindacali spiegano che la vertenza messinese del servizio di igiene ambientale non può essere ricondotta unicamente alla modalità di transito dei lavoratori ma investe tutta la collettività messinese. Il mancato avvio della nuova società comporterebbe inevitabilmente, come più volte dichiarato anche dall’Amministrazione stessa la privatizzazione del servizio con presumibile ricaduta negativa sui livelli occupazionali e il rischio altissimo di ritorno a pratiche malavitose e clientelari.

«Chiediamo – concludono Francesco Fucile, Carmelo Pino e Clara Crocè –senza indugio che entro breve termine vadano trasferiti i lavoratori della Messinambiente alla nuova società Messina Servizi e aspettiamo che qualcuno ci dica come».

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