Foto della sede principale di AMAM a Messina

Recupero crediti Amam, via ai distacchi. Gioveni: «Si elimini il contatore unico dai condomini»

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Oggi è l’1 marzo, è scaduto il termine per i messinesi per rimettersi in regola con l’AMAM. A ricordarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni, che punta i riflettori sui condomini: «Da oggi – afferma – inizia il classico giro di vite da parte di Amam per punire i morosi, ma siamo proprio sicuri che l’azienda, in particolare con i condomìni, fa proprio di tutto per recuperare le somme che avanza?».

Si chiudono oggi i termini per i cittadini per regolarizzarsi con l’AMAM di Messina nell’ambito dell’azione di recupero crediti avviata nei mesi scorsi con l’invio di circa 75mila raccomandate. Adesso non ci saranno più proroghe e cominceranno i distacchi per chi non è in regola. In questo contesto, però, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, pone l’accento su una questione ancora aperta, che è quella dei condomini, per i quali torna proporre l’eliminazione del contatore unico.

libero gioveni, consigliere comunale di messina«Ho ricevuto in questi giorni – spiega l’esponente di FdI – delle segnalazioni da parte di alcuni utenti di stabili condominiali che risultavano fra quelli che col proprio condominio erano in regola con la quota pro-capite del servizio idrico e che raccogliendo l’invito di Amam di verificare la fattibilità di poter installare il contatore singolo, hanno avuto poi il diniego dell’azienda per questioni legate al Regolamento aziendale».

«In pratica – spiega Gioveni – i tecnici che hanno fatto i sopralluoghi nei condomìni hanno spiegato agli utenti che il contatore non può essere collocato in una zona che rientri nella proprietà privata del singolo condomino perché i letturisti non sono autorizzati ad accedervi. È ovvio che questa giustificazione “burocratica” non può reggere rispetto invece alla duplice necessità sia di recuperare ingenti somme arretrate da parte di Amam, sia di rendere giustizia a migliaia di utenti che hanno sempre pagato al proprio condominio la loro singola quota per il servizio idrico ma che a causa dei restanti condòmini morosi non possono godere pienamente di un loro diritto! Che senso ha avuto quindi tendere da un lato la mano a questi utenti per risolvere l’annoso problema del contatore unico salvo poi fare loro spallucce appellandosi a cavilli regolamentari?».

«Per non parlare poi – prosegue – del paragone che si potrebbe fare con le società di produzione del gas che hanno sempre installato i contatori all’interno degli appartamenti e che tra l’altro, a supporto, hanno attivato ormai da anni il servizio di autolettura!».

«Mi auguro, pertanto – conclude Gioveni –, che la forte e certamente legittima azione di recupero dei crediti attivata da Amam possa completarsi con la modifica da parte del CdA a quella parte rigida del Regolamento che vieterebbe l’installazione dei contatori singoli nelle aree di pertinenza dei singoli condòmini, così da recuperare in un colpo solo altre centinaia di migliaia di euro e contestualmente rinfrancare quegli utenti sempre in regola con i pagamenti».

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