pignolata messinese

Messina avrà il suo “marchio di fabbrica”: approvato il regolamento De.Co.

Pubblicato il alle

4' min di lettura

pignolata messineseMessina avrà una sua De.Co. (Denominazione Comunale), un “marchio di fabbrica” che attesterà la provenienza dei prodotti tipici della città dello Stretto, artigianali o alimentari che siano, allo scopo di valorizzarli e promuoverne la diffusione.

La decisione è stata presa in Consiglio Comunale dove la delibera presentata dall’assessore alle Attività Produttive Dafne Musolino per realizzare un Regolamento che istituisca una Denominazione Comunale per i prodotti made in Messina è stata approvata con 15 favorevoli, 5 astenuti e 6 contrari. A dire no sono stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno sottolineato come in realtà un regolamento riguardante i prodotti De.Co. esista già dal 2016 ma non sia stato mai applicato.

In ogni caso, oggi la città dello Stretto ha un regolamento “fresco di stampa” per l’“Istituzione della De.Co. per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici, delle attività e delle produzioni locali” che prevede la formazione di un registro di prodotti Made in Messina.  In sostanza, i prodotti, alimentari o d’artigianato, che ottengono la Denominazione Comunale (o De.Co.) ottengono un “marchio di fabbrica” che li identifica come provenienti e tipici di un determinato territorio, in questo caso quello di Messina.

Il Comune di Messina si impegna quindi a individuare prodotti meritevoli del marchio De.Co. per poi promuoverne la diffusione sostenendo eventuali iniziative (anche esterne) e creando opportunità economico-commerciali che ne favoriscano lo sviluppo.

Come funziona il regolamento De.Co. a Messina

Il riconoscimento De.Co. di un prodotto può essere ottenuto o su iniziativa diretta del Comune di Messina o su iniziativa esterna, vale a dire nel caso in cui un privato cittadino, un commerciante, un’associazione o un ente, lo richieda.  Una volta presentata la richiesta, l’accettazione e l’attribuzione della Denominazione Comunale spetta alla Commissione Comunale per la De.Co. costituita da esperti dei vari settori interessati (da quello agricolo, a quello gastronomico a quello artigianale, per citare solo alcuni esempi). Nel caso lo si dovesse ritenere necessario, tale Commissione può richiedere una consulenza esterna.

Chiunque sia interessato a ottenere per ciò che produce il riconoscimento De.Co., può farlo attraverso un apposito modulo disponibile sul sito del Comune di Messina.

Quali prodotti possono ottenere la certificazione De.Co. di Messina

Innanzitutto, il Regolamento definisce la Denominazione Comunale come «la carta d’identità di un “prodotto tipico” o di un “prodotto tradizionale locale” che ne certifica il luogo di nascita e/o crescita ed il processo produttivo/realizzativo.

Poi distingue due tipi di prodotti e le caratteristiche che devono avere per ottenere la certificazione De.Co.:

  • Un prodotto alimentare può ottenete la De.Co. se deriva da attività agricola, zootecnica o dalla pesca o dalla trasformazione e lavorazione artigianale e di prodotti alimentari (n0n necessariamente legati al territorio ma tradizionalmente utilizzati) sulla base di un processo produttivo/ricetta tipico o tradizionale.
  • Un prodotto dell’artigianato può ottenete la De.Co. se deriva dalla trasformazione e lavorazione artigianale di prodotti non destinati all’alimentazione che tiene conto di un sapere o una tecnica di produzione utilizzata nell’area di produzione locale.

Il registro De.Co. e l’Albo Comunale

Il registro De.Co. nasce per raccogliere tutti i prodotti che hanno ottenuto la certificazione all’interno del Comune di Messina, siano essi alimentari o artigianali. All’interno dell’archivio verranno annotati i produttori, gli operatori economici che possono usare il marchio, i semplici rivenditori autorizzati.

Spese, controlli e multe

Per quel che riguarda le spese da sostenere, per iscrivere il proprio prodotto al registro De.Co. occorre versare una quota iniziale di 100 euro e poi, annualmente, la somma di 75 euro entro il 31 marzo di ogni anno. L’inserimento nell’elenco comporta il rispetto di determinate regole (meglio specificate nel regolamento) la cui violazione può comportare sanzioni come la cancellazione o la sospensione dal registro, una multa di 51,64 euro.

Chi farà uso del marchio De.Co. pur non essendo iscritto al registro sarà multato con una sanzione amministrativa pari al doppio della quota di iscrizione di 100 euro. Pagherà, quindi, una multa di 200 euro.

 

(1083)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.