A Messina due navi antinquinamento per pulire il mare da plastica e rifiuti

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Avevamo salutato il 2020, “suggerendo” – a chi di dovere – di copiare alcuni progetti per rendere Messina più eco-sostenibile. Tra questi, c’era anche un’idea – adottata lungo le coste liguri – di battelli per la raccolta dei rifiuti in mare. Sarà stato il destino? Fatto sta che tra poco sulle coste di Messina arriveranno 2 navi antinquinamento del Ministero dell’Ambiente.

«Uno strumento fondamentale – ha dichiarato la senatrice messinese Barbara Floridia (M5S) – per la difesa del nostro mare e per la battaglia globale contro la plastica».

Le navi antinquinamento contro la plastica

Di recente – con botta e risposta, da parte di ricercatori e Università di Messina – si è discusso dei fondali dello Stretto di Messina, che sarebbero stati ridotti a discarica, dall’incuria dell’uomo. Le navi antinquinamento potrebbero quindi portare nuova vita alle coste siciliane.

Questi mezzi navali intervengono in caso di inquinamento da idrocarburi e opereranno anche per ripulire il mare dai rifiuti e dalla plastica.

Su tutta la penisola italiana saranno 33 le unità che controlleranno le coste, sia nei pressi delle foci dei fiumi che nelle aree marine protette. In Sicilia ci saranno:

  • 2 navi d’altura;
  • 5 navi in pattugliamento costante.

Nuova vita per le coste della provincia di Messina

Nella provincia di Messina saranno impiegate 2 navi antinquinamento:

  • la Ievoli Red, arrivata a Messina il 20 gennaio. La Ievoli stazionerà nei pressi della città dello Stretto e interverrà in caso di necessità;
  •  la Alce Nero, che pattuglierà le coste messinesi per monitorare, prevenire e per raccogliere i rifiuti presenti in mare.

«Con queste attività di controllo – continua la senatrice Floridia – verrà così tracciata la presenza, la quantità e la qualità dei rifiuti marini galleggianti e della plastica raccolta in mare. Tutto questo sarà fondamentale al fine di valutare iniziative di contrasto del fenomeno della plastica in mare, in linea con gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese».

“L’utilizzo di questa flotta – conclude – rappresenta, quindi, un segnale importantissimo, uno strumento fondamentale per la difesa dell’ecosistema marino ed un ulteriore passo nella battaglia globale contro la plastica».

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