Teatro Vittorio Emanuele dopo il terremoto del 1908.

Molti edifici e monumenti sono crollati o sono stati fortemente danneggiati dal sisma, ma il Teatro Vittorio Emanuele rimase praticamente intatto: «Crollò solo una parte del palcoscenico – ha chiarito Riccobono. Questo perché era stato costruito secondo le normative antisismiche dettate dai Borboni. Dopo il terremoto del 1783, che aveva distrutto tanti paesi in Calabria e danneggiato la stessa Messina, il governo borbonico varò delle leggi speciali per regolamentare le costruzioni nei territori a rischio sismico».
Di questo si occupò l’ingegnere Giovanni Vivenzio, che in quegli anni ideò un primo modello di casa antisismica.
(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)
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