Messina. L’idea della Pro Mili San Pietro per riqualificare la Chiesa Normanna

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Rendere nuovamente fruibile la Chiesa Normanna di Mili San Pietro, un reperto storico di Messina, che da anni versa in stato di degrado e abbandono. L’idea è promossa dall’associazione Pro Mili San Pietro.

La Pro Mili San pietro vuole sollecitare l’Arcivescovo di Messina a farsi promotore di un incontro tra le varie autorità, Prefettura, Sovraintendenza, Amministrazione Comunale di Messina, per definire un percorso a breve e medio termine finalizzato alla fruizione dell’intero organismo architettonico-ambientale, che versa in un totale stato di abbandono, riconoscendone l’alto valore storico-culturale del sito.

La storia della chiesa normanna di Mili San Pietro

La chiesa normanna di Mili San Pietro è un monumento d’importanza storico-artistica di indubbio valore, un’architettura arabo-normanna su dubbia preesistenza bizantina, di proprietà del Ministero dell’Interno, Fondo Edifici di Culto, dato in concessione alla Curia Arcivescovile di Messina dopo essere stato restaurato tra il 2004 e il 2005.

Nel 2012 il monumento è stato chiuso al pubblico per un’ordinanza di salute pubblica dovuta all’assenza di una recinzione che separasse la chiesa dall’annesso monastero pericolante; questa chiusura, prolungata nel tempo, ha comportato una situazione di degrado aggravata dagli atti vandalici contro il portone cinquecentesco e l’interno.

Nell’inverno del 2018 a causa del crollo di un muro del monastero, l’autorità giudiziaria, sovraintendenza presente, decretò la chiusura agli spazi attorno alla chiesa con la collocazione di una barriera in pannelli di ferro, tipo Orsogrill.

In questi due anni si sono avvicendati danni dovuti ad atti vandalici ed incendi, che hanno costretto la Sovraintendenza ed il Comune ad un ulteriore giro di vite, completando l’isolamento del monumento impedendone l’accesso anche nelle zone non a rischio incolumità con la collocazione di un cancello in ferro nell’arco di accesso alla chiesa, decretando così la preannunciata fine del bene architettonico ed ambientale.

«L’associazione Pro Mili San Pietro con il presente documento chiede l’individuazione di un percorso di interventi e di iniziative. A breve termine:

  • l’immediata fruizione al culto della chiesa, con l’eliminazione del cancello di recente collocazione;
  • la realizzazione di una scalinata di accesso al sito dalla strada;
  • la realizzazione di un impianto di illuminazione e di video sorveglianza.

A medio termine la realizzazione di un ponteggio per la messa in sicurezza delle parti del monastero a rischio crollo. E in conclusione la predisposizione di un progetto di restauro dell’intero manufatto architettonico, chiesa e monastero e di recupero ambientale, prevedendo l’esproprio delle aree circostanti e la realizzazione di un parco tematico».

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