cateno de luca e alcuni barbieri, estetisti e parrucchieri di fronte al comune di messina dopo la protesta #tagliatifuori

#tagliatifuori. Parrucchieri, barbieri ed estetisti in protesta. De Luca: «In arrivo aiuti economici»

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Sono in arrivo delle misure economiche per sostenere parrucchieri, barbieri, estetisti e, in generale, i lavoratori del settore di Messina. Ad annunciarlo è il sindaco Cateno De Luca che stamattina ha incontrato alcuni rappresentanti della categoria, aderenti alla protesta #tagliati fuori.

Si è svolta stamattina la protesta #tagliatifuori degli operatori che lavorano nel campo dei servizi alla persona e che dall’11 marzo hanno dovuto interrompere la propria attività a causa del coronavirus. La manifestazione prevedeva un’apertura simbolica di 20 minuti e l’esposizione di un cartello con su scritto “#tagliatifuori” da far poi circolare sui social attraverso foto e video.

Obiettivo dell’iniziativa è accendere i riflettori sulle difficoltà economiche cui il settore sta andando incontro e chiedere al Governo nazionale di poter riaprire in sicurezza il prima possibile, con delle linee guida ben precise.

https://www.facebook.com/114020790293165/videos/243159373698989/

Nel corso della mattinata, alcuni parrucchieri, barbieri ed estetisti hanno poi incontrato il sindaco di Messina Cateno De Luca, che ha poi annunciato: «Sul fronte economico ho anticipato agli operatori le misure di sostegno economico che il Comune di Messina intende adottare anche per queste attività. Saranno discusse e incluse in un documento ufficiale che presenteremo domani pomeriggio, congiuntamente alle associazioni di categoria e ai rappresentanti del settore produttive».

Stamattina, ha spiegato il primo cittadino: «Ho ricevuto una rappresentanza degli operatori dei servizi alla persona. Si tratta di parrucchieri, estetisti, barbieri, titolari di saloni di bellezza e lavoratori del settore che oggi mi hanno voluto manifestare tutta la loro difficoltà per un settore che è stato letteralmente stralciato dalle varie disposizioni dei DPCM e del quale non si conosce ancora né quando né come apriranno».

Per quel che riguarda la riapertura di queste attività, durante la presentazione del dpcm del 26 aprile 2020, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha ipotizzato la data dell’1 giugno, così come per la riapertura al pubblico di bar, ristoranti ed esercizi analoghi.

«Gli operatori che oggi ho ricevuto – ha aggiunto De Luca – e che si sono rigorosamente attenuti alle disposizioni sulla sospensione dell’attività, hanno anche lamentato il problema della concorrenza sleale perpetrata da chi, in questi due mesi, sta eseguendo servizi a domicilio, prestando un’attività abusiva che al momento non è consentita. Su tale aspetto, come abbiamo fatto anche per gli altri settori, effettueremo i controlli e sanzioneremo i comportamenti illeciti».

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