I lavori vanno avanti a Maregrosso, e a pagarne le spese è l’arte e, in particolare, il pesce spada realizzato dall’artista messinese Giuseppe Raffaele, buttato giù con apparente noncuranza nel corso degli interventi di rifacimento del marciapiede in cui era “radicato”.
La via Belle Arti sorta attorno a Casa Cammarata, rivestita di murales abitati da volti umani, animali, esotici e non, e simboli della città di Messina, inizia a subire gli effetti dello sviluppo industriale della zona, come hanno efficacemente commentato Pier Paolo Zampieri e Mosè Previti, protettori del castello del cavaliere e promotori, da anni, della rigenerazione urbana di Maregrosso.
«Prima vittima – ha scritto Zampieri su Facebook – il bellissimo Pesce Spada di Giuseppe Raffaele, che con la sua spettacolare relazione con la Felucona di collettivo fx contribuiva a tenere viva la visionaria intuizione di Giovanni Cammarata: via Maregrosso, come via Belle Arti».
E a spiegarci cosa sembra sia successo è stato proprio Pier Paolo Zampieri, che oggi, in mattinata, si recherà nuovamente sul posto per cercare di recuperare l’opera: «Il pesce spada era incorporato col cemento del marciapiede che sembra stiano rifacendo, quindi l’hanno rimosso senza una particolare cura e lasciato a terra. L’impressione – ha ribadito – è quella che sia stato trattato senza nessuna cura».
Sulla possibilità di recuperare il pesce spada, Zampieri non è sembrato ottimista, ma alquanto amareggiato: «Era incorporato nel cemento (che è stato spaccato, ndr), quindi non so se riusciremo a salvarlo».
L’opera di Cammarata aveva dato il via a un contagio artistico che aveva coinvolto tutta la zona, donando lampi di colore a uno spazio altrimenti grigio e abbandonato a se stesso, rischiarato principalmente dalle luci di supermercati e centri commerciali. Dagli anni ’70 a oggi i muri della via Belle Arti, sognata da tanti, si sono popolati e molti artisti hanno voluto dare il proprio contributo. Tra questi, Giuseppe Raffaele con il suo pesce spada, di cui, al momento, non si sa cosa ne sarà.
«E nel frattempo, anche Casa Cammarata – ha aggiunto Pier Paolo Zampieri – è lasciata nell’incuria più totale. Dopo l’ultimo colpo infertole da un mezzo in retromarcia, oggi si presenta ricoperta di erbacce e sporcizia, sembra essersi trasformata in un “posteggificio”».
Aggiornamento
Il prof. Pier Paolo Zampieri, dopo un sopralluogo sul posto, ha contattato l’ingegnere Rizzo, a capo dei lavori in corso a Maregrosso, che si è detto disponibile a un incontro la prossima settimana per discutere il da farsi. L’idea di base sarebbe quella di far rifare l’opera a Giuseppe Raffaele.
(Foto in alto © Pier Paolo Zampieri)
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