aliscafo della liberty lines che collega messina a reggio calabria

Liberty Lines: dal Ministero una soluzione per i 72 lavoratori licenziati

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Sembra aprirsi uno spiraglio per i 72 marittimi di Liberty Lines: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), infatti, ha chiesto a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) di noleggiare due unità navali a scafo armato per il collegamento tra Messina e Reggio Calabria e impiegare così 45 lavoratori a rischio licenziamento già a partire da gennaio 2019.

Negli scorsi mesi, in sostanza, a seguito del mancato rinnovo della concessione a Liberty Lines – l’azienda che gestiva i collegamenti effettuati tramite aliscafi tra Messina e Reggio Calabria – 72 persone hanno perso il proprio posto di lavoro. Dopo settimane col fiato sospeso, il MIT sembra aver trovato una soluzione, sebbene temporanea, per ricollocare almeno una parte dei lavoratori licenziati: 45 su 72.

La soluzione individuata dal MIT è però ancora solo un’ipotesi, una proposta da presentare al tavolo di Rfi. Nel caso in cui l’Azienda dovesse accettare, garantendo così la momentanea ripresa dell’attività lavorativa, secondo Ugl (Unione generale del lavoro), si potrebbe arrivare a: «Congelare la procedura di licenziamento in atto e trovare a stretto giro, attraverso una clausola di garanzia da inserire nel futuro bando di gara, una soluzione più duratura».

Insomma, non c’è ancora niente di deciso e la soluzione prospettata, in ogni caso, è temporanea e risolve il problema solo in parte, ma secondo il sindacato è già un progresso e potrebbe rappresentare un primo passo verso un riassorbimento effettivo di tutti e 72 ex dipendenti di Liberty Lines.

Intanto, il responsabile della federazione locale di Ugl Mare & Porti, Giacomo Nicocia, ha  richiesto un incontro con la Regione per «discutere i termini di una soluzione in grado di riabilitare il personale danneggiato dalla vertenza».

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