Foto dell'ospedale Policlinico di Messina

Lavori al Pronto Soccorso del Policlinico di Messina: c’è ancora incertezza sui tempi

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Ancora tempi incerti per la conclusione dei lavori che stanno interessando il Pronto Soccorso del Policlinico “G. Martino” di Messina. Ieri il sopralluogo della struttura tecnica della Regione. Una volta verificata la documentazione necessaria sarà possibile stabilire un cronoprogramma. «L’impegno è massimo da parte di tutti» sottolinea il Commissario Straordinario dell’AOU Giampiero Bonaccorsi.

Sopralluogo all’interno dell’area di cantiere del Policlinico “G. Martino” affidata alla struttura commissariale regionale per il potenziamento delle opere e del piano della rete ospedaliera nella giornata di ieri, giovedì 10 novembre. Hanno partecipato il nuovo soggetto attuatore, il dott. Salvatore Lizzio, il Rettore dell’Università di Messina, il prof. Salvatore Cuzzocrea e i vertici dell’AOU G. Martino.

I lavori per il reparto con i 16 posti letto di terapia intensiva risultano in stato avanzato, comunicano dall’Azienda Ospedaliera. Per quel che riguarda il Pronto Soccorso, la squadra messa insieme dal dott. Lizzio sta verificando la documentazione amministrativa presente relativa agli atti e ai passaggi necessari per la realizzazione delle opere mancanti e il completamento degli interventi. Solo una volta terminate queste verifiche sarà possibile definire il nuovo cronoprogramma e fornire quindi tempi certi.

A commentare, il Commissario Straordinario dell’AOU, Giampiero Bonaccorsi: «Vi è piena sinergia con la struttura tecnica regionale per superare le criticità e procedere in modo spedito per riconsegnare presto ai cittadini e al personale che opera ogni all’interno dell’azienda un pronto soccorso moderno e funzionale».

Da parte sua, il Rettore Salvatore Cuzzocrea auspica «che la riunione serva ad appianare le difficoltà fin qui incontrate, in modo serio, competente ed efficace, sebbene tali difficoltà comporteranno un ulteriore sacrificio da parte del personale sanitario e dei cittadini che, ancora per parecchi mesi, come più volte evidenziato, dovranno attendere il completamento del Pronto Soccorso Generale».

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