L’Arma dei Carabinieri celebra il 201° annuale della sua fondazione

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Da 2 secoli presente sul territorio italiano, l’Arma dei Carabinieri ha festeggiato ieri l’inizio del terzo centenario. Il 201°anniversario della fondazione è stato celebrato ieri anche a Messina, nella Caserma “ Bonsignore”, sede dei Comandi Interregionale “Culqualber” e Provinciale.

L’importante manifestazione militare si è svolta alla presenza delle locali Autorità Istituzionali civili, religiose e militari.

Prima della cerimonia sono stati resi gli onori ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento posto nel giardino della Caserma.

Alla ricorrenza hanno preso parte i familiari dei Carabinieri “Vittime del Dovere”, le vedove e gli orfani assistiti dall’Onaomac e l’Associazione Nazionale Carabinieri con Labaro.

Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Mattarella,  e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, ha preso la parola il Comandante Provinciale Carabinieri di Messina, Colonnello Stefano Spagnol che, dopo i ringraziamenti, ha così esordito:

“Noi tutti, Carabinieri in servizio e in congedo, siamo orgogliosi di potere celebrare oggi con voi, insieme anche ai familiari delle vittime del dovere, alle vedove ed agli orfani dell’ONAOMAC, il nostro 201° Anniversario, nel ricordo anche di tutti i nostri Caduti.

L’Arma infatti , costituita nel 1814 nel Regno di Sardegna, da un anno è entrata nel suo terzo secolo di vita.carabinieri cerimonia2

201 anni di storia durante i quali si è sempre dimostrata saldamente ancorata al suo passato e ai suoi valori tradizionali, ma anche costantemente pronta a rinnovarsi per raccogliere e fronteggiare nuove sfide in ogni settore dell’attività istituzionale, con uno scopo ultimo che rimane sempre lo stesso: offrire sicurezza al cittadino, sempre e dovunque.

E’ un obiettivo ambizioso, per il quale rimangono sempre importanti margini di miglioramento.

E’ un obiettivo che abbiamo perseguito con forza e con successo anche nella nostra provincia:

lo testimoniano le importanti operazioni svolte nell’ultimo anno in tutti i settori di contrasto: dalla criminalità organizzata (operazioni Gotha, Padrino e Affari di Famiglia), al traffico di stupefacenti (operazioni Biancaneve, Intreccio e Gioia), dalle rapine ed i furti (operazione 24carati) alle truffe assicurative (operazione TRIS); il trend positivo è confermato anche dai dati statistici, che attestano, nell’ultimo anno, un aumento significativo del numero di persone denunciate all’A.G. (da 5024 a 5429; +8%), degli arresti eseguiti (da 706 a 997; +41%) e del numero di persone controllate ed identificate nei servizi esterni (da 46.000 a oltre 53.000; +15%); il tutto a fronte di una riduzione del numero complessivo dei delitti denunciati, scesi da 17.663 a 16.904 (-4%);

Ma vi assicuro che, al di là dei positivi dati statistici, l’impegno di gran lunga più importante e più assorbente del Comando Provinciale è stato quello di assicurare, tramite le sue stazioni, il presidio del territorio e la vicinanza alle nostre comunità. E’ questo che ha reso possibile anche le grandi operazioni, è questo che ha creato quel legame tra le nostre stazioni e le nostre genti, fondamentale per poter offrire sicurezza.

Sono le stazioni, ideate già nel 1814 ed ancora di assoluta attualità, il nostro “medico di base”, come le definisce efficacemente il mio Comandante, il signor Generale Governale. Sono le stazioni che presidiano il territorio e “ascoltano” il cittadino, pronte ad intervenire direttamente o, quando la situazione lo rende necessario, ad attivare le tante altre componenti che l’Arma ha via via formato per contrastare il più efficacemente possibile la criminalità: dagli organi investigativi delle compagnie e del comando provinciale, al RIS e al ROS; dalle componenti specialistiche (Tutela Ambiente, Tutela Sanità, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale), alle unità cinofile, agli elicotteri e alle motovedette.

La base su cui poggia la nostra organizzazione rimane sempre la stazione; e questa provincia ha la fortuna di contare su una struttura dell’Arma estremamente capillare, che vede, alle dipendenze di 9 Compagnie, ben 93 stazioni, che spesso sono l’unico presidio dello Stato nel loro territorio e che, nonostante le difficoltà derivanti dalla congiuntura economica sfavorevole che ha determinato anche per l’Arma una riduzione significativa delle risorse disponibili, hanno continuato a svolgere con grande efficacia il loro non facile ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione, contribuendo in maniera determinante al rafforzamento dell’unità e della coesione sociale ed andando spesso ben al di là della loro stretta competenza istituzionale.

Per me quindi oggi è un occasione irrinunciabile per ringraziare pubblicamente, in un contesto così solenne ed innanzi ai miei Comandanti ed alle Autorità della Provincia, tutti i Carabinieri delle mie stazioni, delle mie compagnie e di tutto il Comando Provinciale, insieme a quelli delle specialità, che tanto spesso sono intervenuti in nostro ausilio in questa provincia.

Li ringrazio per l’abnegazione, l’impegno, l’entusiasmo e la professionalità che mettono nel loro servizio quotidiano, assicurando tutti i giorni, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno la sicurezza nelle nostre comunità.

Ma come ho già detto, operiamo in un settore, la sicurezza, in cui i margini di miglioramento esistono sempre. E allora vorrei concludere assicurando l’impegno dei Carabinieri della Provincia a continuare a dare il massimo per ottenere sempre di più ed invitando tutti, Autorità e Cittadini, a stimolarci, a chiedere e a pretendere, ma anche a collaborare e ad aiutarci, perché la nostra difficile missione non può prescindere dal sostegno della collettività.”

Nel corso della cerimonia sono state consegnate ad alcuni militari le ricompense tributate per le brillanti operazioni di servizio condotte.

Gli onori finali hanno concluso la cerimonia.

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