Infrastrutture. 2 miliardi alle città metropolitane, Messina esclusa

Pubblicato il alle

3' min di lettura

Approvato lo stanziamento di nuove risorse per le infrastrutture alle città metropolitane, da Nord a Sud, per un totale di 2,036 miliardi di euro. La ripartizione dei fondi è stata approvata lo scorso 2 gennaio dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il quale però sembrerebbe aver lasciato Messina quasi all’asciutto.

Parte dei fondi, nello specifico 665,77 milioni, rientra tra quelli approvati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), mentre lo stanziamento approvato nei giorni scorsi dal Ministero ammonta a 1,397 miliardi. Il tutto destinato è alle linee metropolitane, filoviarie e in generale del trasporto rapido di massa.

Ma la ripartizione sembrerebbe aver favorito le città da Roma in su, in particolare Milano e, appunto, la Capitale. Alla città metropolitana di Messina, arriveranno solo i fondi del contratto di programma di Rfi per l’upgrading dell’accessibilità ai nodi urbani, di cui Messina, insieme a Catania e a Cagliari, vedrà solo 2 milioni. La città dello Stretto, tra l’altro, al contrario delle altre due sopracitate, risulta esclusa dal Fondo sviluppo e Coesione 2014-2020.

Tale ripartizione ha fatto subito discutere e ha generato polemiche da più parti. «Non c’è il minimo dubbio – ha dichiarato, infatti, CapitaleMessina – il Governo, e il Ministro delle Infrastrutture in particolare, non hanno dato in questi anni alcun segno di attenzione verso il nostro territorio».

«In definitiva – conclude l’associazione politica – lo schiaffo di Delrio alla nostra città mette a nudo in maniera inequivocabile il fallimento di un’intera classe dirigente, e pone la nostra collettività di fronte a un’esigenza ineluttabile: quella di un cambio di passo che potrà avvenire solo attraverso la variazione degli uomini ai quali affidare nuove responsabilità politiche e di governo. Senza un miglioramento della qualità dei nostri rappresentanti nelle istituzioni locali e nazionali, questa città è destinata a perdere costantemente funzioni e lentamente a morire».

Ad aggiungersi alle voci di dissenso, anche la UILFPL MESSINA, che ha così commentato la vicenda: «Il Ministro Delrio si è rivelato un acerrimo nemico di Messina. Ha distribuito a destra e manca finanziamenti per oltre 2 miliardi di euro. Un infinito fiume di denaro finalizzato alla realizzazione di opere e infrastrutture destinate a decine e decine di realtà territoriali del nostro Paese. Tutte le città metropolitane italiane, tranne Messina, hanno avuto, più o meno, un’adeguata considerazione. Messina ha ricevuto la mancia di soli 2 milioni di euro, vale a dire neanche lo 0,1%: il nulla assoluto».

(776)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Questo signore in foto (non intendo chiamarlo per nome) ha sempre boicottato la città di Messina, snobbandola e facendola infossare senza concederle ciò che le spettava, che se ne stia nella sua Parma.

error: Contenuto protetto.