cateno de luca e libero gioveni

Incendio nelle baracche a Camaro: è scontro tra Cateno De Luca e Libero Gioveni

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È scontro aperto tra il sindaco Cateno De Luca e il consigliere comunale Libero Gioveni a seguito dell’ennesimo incendio che nella giornata di ieri ha interessato le baracche sgomberate di Camaro Sottomontagna. Il Primo Cittadino ha infatti risposto, furente, a un post pubblicato sui social dall’esponente di Fratelli d’Italia, che lo chiamava in causa direttamente: «Il Sindaco pensa a cantare e ad andare al Museo con Red Ronnie – aveva scritto il consigliere –, mentre qui la gente rischia di morire».

Ma facciamo un passo indietro. Ieri, giovedì 23 settembre, l’ennesimo incendio è divampato nella baraccopoli ormai disabitata di Camaro Sottomontagna creando non pochi disagi e preoccupazione ai residenti delle zone limitrofe, anche a causa dei fumi generati dal rogo. Immediata la reazione del consigliere Libero Gioveni, che ha pubblicato su Facebook un post diretto al Sindaco di Messina: «Vergogna! Vergogna! Vergogna! – ha scritto. Noi, pur essendo indignati e fortemente preoccupati per quelle famiglie che ancora stanno in questa “bomba ad orologeria”, la coscienza ce l’abbiamo a posto. Abbiamo scritto al mondo intero! Ma non ci basta! Fino ieri in Commissione ho denunciato i rischi all’assessore Mondello, dopo averlo fatto ripetutamente con il collega Alessandro Cacciotto nei giorni scorsi e nei mesi precedenti».

«Madri e padri di famiglia esasperati –ha proseguito –, terrorizzati, col fumo e i gas che poco fa hanno inalato, ci hanno inviato foto e video! Vergogna Sindaco, vergogna! Vattene fuori dalla nostra città!».

Non è tardata la replica del sindaco di Messina Cateno De Luca, in diretta da Camaro Sottomontagna, dove si è recato per verificare la situazione: «Fa riflettere quando ci troviamo con questi messaggi di consiglieri comunali che hanno cambiato tutti i partiti dell’arco costituzionale. Partiti che non hanno fatto nulla per le baracche di Messina in questi anni. Sto parlando di Libero Gioveni. Io sto in trincea e mi continuo ad occupare delle baracche».

Fatta questa premessa, il Primo Cittadino ha letto e commentato il post del consigliere di Fratelli d’Italia per poi concludere: «Io nelle baracche non sono andato a rubare voti, come avete fatto voi, ci sono andato a manifestare solidarietà e a trovare soluzioni, sempre».

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