Rendering del Ponte sullo Stretto di Messina

Il Ponte sullo Stretto crolla in una serie tv, il Comitato “pro”: «Si continua a calpestare il Sud»

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Continua a far discutere la scelta degli autori della serie tv di Amazon Prime Video “The Bad Guy” in cui, nella prima puntata, il Ponte sullo Stretto di Messina crolla e si parla di un’indagine su presunte infiltrazioni mafiose nell’appalto per la costruzione. Si tratta, naturalmente, di una finzione, ma l’argomento ha scatenato una vivace polemica. Ad intervenire, oggi, è il Comitato “Ponte Subito”: «Si continua a calpestare il Sud dove non si dovrebbe realizzare nulla con il pretesto della criminalità».

A scagliare la prima pietra è stata l’architetto Clarastella Vicari Aversa che, vista la prima puntata della serie tv con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi, ha pubblicato sui social un post di aspra critica per la scelta degli autori di far crollare il Ponte sullo Stretto di Messina e legarlo a un’indagine per infiltrazioni mafiose. Al suo intervento è seguito quello del deputato della Lega, Nino Germanà. Sulla stessa linea, infine, il Comitato “Ponte Subito”, che si aggiunge alla polemica.

«La serie tv – scrive in una nota il Comitato pro Ponte – tenta di dare un ulteriore messaggio contrario rispetto al Ponte sullo Stretto, eppure non abbiamo mai visto alcun film o serie TV sul ponte Morandi di Genova che è crollato davvero: si continua a calpestare il Sud dove non si dovrebbe realizzare nulla con il pretesto della criminalità e fa tremendamente male che a farlo siano registi meridionali, a testimonianza di quanto sia diffusa la cultura autolesionista e masochista del meridione».

«Eppure – prosegue il Comitato – a quest’ennesima stortura ha già risposto persino Nicola Gratteri, il più legalitario e giustizialista dei magistrati, che pochi giorni fa su La7 a Otto e Mezzo ha detto chiaramente che “non si può rinunciare alle opere pubbliche solo perché c’è la mafia. Le opere pubbliche si devono fare se sono utili anche dove c’è la mafia, altrimenti la mafia diventa solo un alibi per non fare le cose. L’approccio di non fare opere pubbliche se c’è il rischio di infiltrazioni mafiose è sbagliato. Se io Stato, se io Governo, decido che l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria è utile, allora si fa. Un Ministro lo ha chiesto proprio a me un anno fa, e io gli ho detto: Ministro lei la faccia che alla ‘Ndrangheta ci pensiamo noi”».

«Rispetto alla serie tv “The Bad Guy” – conclude il Comitato “Ponte Subito” –, invece, stupisce particolarmente che soltanto il ministro Salvini e altri esponenti della Lega si siano espressi in difesa del Sud: perché tutti i meridionalisti, i paladini del Mezzogiorno, i rappresentanti degli enti locali, i deputati, i senatori, i politici espressi da questa terra sono tutti rimasti in silenzio di fronte all’ennesima esaltazione dei più beceri luoghi comuni anti meridionali?».

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  1. Ohu, ma è un film! Calmatevi!

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