Il Cga dice no ai 5 palazzi sulla Panoramica. Il Tar aveva detto sì

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No alla ulteriore cementificazione della Panoramica dello Stretto.
Il Cga (consiglio di Giustizia Amministrativa), accogliendo il ricorso d’Appello presentato dal Comune di Messina, ha stabilito di sospendere la sentenza del Tar che si era pronunciata in favore della ditta Mangano.
L’ordinanza dei giudici del Cga da’, pertanto, ragione all’operato del Comune che aveva ritenuto di dovere fermare il progetto edilizio della stessa ditta considerato eccessivamente ‘impattante’.

Il progetto prevedeva la realizzazione di 5 palazzi di 6 piani fuori terra, per 120 appartamenti in una delle poche aree ancora verdi nella zona di viale dei Tigli.

L’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, commenta così in una nota:

“La vicenda è emblematica di quale sia l’attenzione che questa Amministrazione pone alle valutazioni ambientali.
Non vi era stata, da parte nostra, alcuna “distrazione o dimenticanza”, la ditta costruttrice si era dimostrata molto determinata nel tentativo di realizzare l’opera e a questo fine ha adottato una strategia tecnico – legale , a nostro giudizio, fuorviante e tesa ad invalidare le risultanze della nostra Commissione e dei nostri Uffici (richiesta di risarcimento milionario, contrapposte valutazioni ambientali, delegittimazione di uno dei membri della commissione, presentazione di nuovo progetto senza ritiro del primo ecc… ).
I giudici del Cga, sospendendo la precedente pronuncia del Tar, accolgono di fatto le nostre ragioni, puntualmente sostenute dal nostro legale, avvocato Tigano, nel ricorso d’appello, riconoscendo la correttezza dell’operato dei funzionari del dipartimento Politica del Territorio e dalla nostra Commissione per le valutazioni d’Incidenza.
Quanto accaduto non potrà più avvenire una volta usciti da questa fase transitoria, in cui il vecchio Prg è ancora insidiosamente attivo, dopo l’adozione della Variante di Salvaguardia o ancora più avanti quando potremo agire con le norme del nuovo Prg, entrambi strumenti corredati da VAS e Rapporto Ambientale come è normale che sia.”

(602)

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