A sostegno del diritto al rinnovo del CCNL e contro la decisione unilaterale di ABI di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal 1 aprile 2015. È questa la motivazione che il prossimo 30 gennaio porterà allo sciopero i lavoratori bancari aderenti a Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Sinfub, Ugl e Uilca. Le motivazioni dello sciopero saranno al centro dell’assemblea con i lavoratori e le lavoratrici degli istituti di credito convocata per lunedì 26 gennaio presso il Salone, al salone delle Bandiere del Comune di Messina, con inizio alle 14:45.
Il contratto nazionale – si legge nel documento delle organizzazioni sindacali – deve rimanere primo elemento di diritto non derogabile, a difesa dell’occupazione e dell’Area Contrattuale. Il bancario non è un numero senza volto, ha una storia, una carriera, una professionalità e il diritto di difendere il potere d’acquisto dei salari e la dignità del lavoro. I lavoratori bancari vogliono rimanere “al servizio del Paese, contro l’egoismo dei banchieri al fianco dei clienti e dei risparmiatori”.
Venerdì 30 gennaio si terranno quattro grandi manifestazioni di lavoratrici e lavoratori a Milano, Ravenna, Roma e Palermo.
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