Identità siciliana e turismo. A Palermo, un convegno per rivalutare i centri rurali

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Sul valore aggiunto rappresentato dal patrimonio storico architettonico e da quello territoriale paesaggistico il governo della Regione intende puntare con maggiore determinazione per dare ulteriore impulso allo sviluppo che determina l’intero comparto del turismo. In tal senso la più marcata collaborazione già avviata tra gli assessori Antonio Purpura (Beni culturali) e Cleo Li Calzi (Turismo) è una prima risposta alle attese del territorio rappresentate da vari organismi e tra questi dal Distretto “Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari siciliani” presieduto da Michelangelo Lo Monaco, espressione di 23 Comuni sparsi tra le province di Palermo, Trapani, Catania, Messina, Siracusa, “porta del Distretto” Taormina.

Un’area a prevalente economia rurale, che spazia dal mare ai monti e presenta tipicità e vulnerabilità ma pure una straordinaria ricchezza di potenziali attrattori di rilevanza naturalistica, culturale, archeologica, gastronomica con sapori d’eccellenza “made in Sicily”.

Da qui il tema “Identità siciliana e sviluppo turistico: sinergie e prospettive” che sarà al centro del convegno in programma martedì 21, con inizio alle 10.00, nella Sala gialla di Palazzo dei Normanni, i cui lavori saranno aperti da Michelangelo Lo Monaco, presidente del Distretto Turistico della Regione “Antichi Mestieri, Sapori e Tradizioni Popolari Siciliane”. Interverranno: Giuseppe Lupo, vice presidente Ars; gli assessori Cleo Li Calzi (Turismo), Antonio Purpura (Beni culturali e identità siciliana). Relatori: Paolo La Greca, ordinario di Urbanistica Università di Catania; Girolamo Cusimano, presidente Scuola delle scienze umane e del patrimonio culturale-Università  di Palermo; Aurelio Pes, scrittore; Carmelo Chiaramonte cuciniere errante.

Moderatore il giornalista Mario Primo Cavaleri. Tra gli interventi programmati: Rocco Scimone, soprintendente Beni Culturali di Messina; Ignazio E. Buttitta, presidente Fondazione Ignazio Buttitta; sindaci e amministratori locali. E ancora: Italo Mennella, Associazione albergatori Taormina; Rosario Gugliotta, Slow Food Sicilia; Franco Ruta Antica Dolceria Bonajuto-Modica.

Data la specificità del territorio si vuole richiamare l’attenzione su quelle strutture che non vengono considerate nell’ambito della produttività turistica e cioè ristoranti, opifici, laboratori artigianali, associazioni culturali e naturalistiche che poi sono quelle che rendono peculiare e caratterizzante la tipologia di offerta. Un valore aggiunto che accresce la componente essenziale rappresentata dalle strutture ricettive alberghiere del comprensorio.

 

Nella foto: Michelangelo Lo Monaco

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