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Frana Acqualadrone. Biancuzzo: «C’è il progetto ma i lavori non partono»

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Pietrame Acqualadrone2Pietrame AcqualadroneLa frana che ostruisce il passaggio delle auto nella strada comunale che collega la S. S.113/dir con Acqualadrone è un serio pericolo. Questa mattina, il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, si è recato sul posto per effettuare un sopralluogo.

Allo stato attuale la situazione continua a peggiorare e a rappresentare un rischio sempre più grande.

Ogni pioggia contribuisce a rendere ancora più instabile una condizione che già di partenza desta qualche preoccupazione.

«La notte scorsa – rende noto il consigliere – la pioggia torrenziale ha fatto propagare una frana. Il pietrame ha ostruito notevole parte della strada, in piena curva e i mezzi in transito sono costretti forzatamente a spostarsi sull’altra  carreggiata. Altro  pietrame e terriccio  si è sparso sulla strada».

A questo inconveniente si unisce anche il problema mai risolto della frana dell’1 marzo 2011 che ha trascinato a valle un grossa porzione di strada.

«Il geometra Riccardo Contestabile – spiega Biancuzzo – ha redatto un progetto, sotto la visione del dirigente ai lavori pubblici. Approvato dalla Protezione civile regionale avrebbe dovuto essere appaltato i primi giorni di gennaio, e finanziato con importo di 300mila euro». Lavori che, di fatto, come lo stesso Biancuzzo segnala non sono ancora iniziati.

Per questa ragione, il consigliere chiede al sindaco Renato Accorinti «quando inizieranno i lavori di rifacimento del muro franato l’1 marzo 2011 e finanziato dalla Regione Sicilia in riferimento agli interventi per fronteggiare eccezionali avversità atmosferiche che hanno interessato il territorio della provincia di Messina nei mesi di febbraio-marzo 2011».

E invita l’ingegnere  Antonio Cardia, dirigente della Protezione civile, a «eliminare tutto il pietrame e i detriti sparsi sulla strada comunale, dall’inizio alla fine, con idoneo personale, bob-cat e un camion, per evitare incidenti stradali e pericoli alla pubblica e privata incolumità».

«Signor Sindaco – conclude Biancuzzo – i cittadini residenti ad Acqualdrone non possono rischiare la vita. Qui si parla di inadempienze».

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