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Ferlisi e Franza ai “ferri corti” su pass tir e controlli. Venerdì conferenza delle Compagnie su ecopass

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rada san francescoIl comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi e l’amministratore delegato della Caronte-Tourist Vincenzo Franza sono ai “ferri corti”. Dopo la conferenza di lunedì scorso del sindaco Accorinti sui fondi incassati dall’ecopass, meno di 5 milioni di euro in 3 anni e mezzo, ecco che è la questione dei pass concessi ai camionisti per approdare alla rada San Francesco l’oggetto dello “scontro” verbale. Da un lato Ferlisi che sostiene come i pass rilasciati per approdare a San Francesco e non a Tremestieri vengano dati anche per assenza di navi o per scarso traffico. E’ il Capo scalo di Tremestieri a concedere i documenti in deroga ai conducenti. L’ordinanza non prevede questo ma solo quando alla chiocciola di Tremestieri ci siano attese dei camion dai 60 ai 90 minuti. Dal 13 agosto i pass rilasciati, per assenza di navi, sono stati 500 in tutto sempre per “mancanza di navi”. Per Ferlisi è fondamentale rivedere gli accordi con le compagnie di navigazione. Secondo Vincenzo Franza il problema è causato da mancati controlli ed è per questo che i tir, con gli approdi di Tremestieri a mezzo servizio, si dirigono alla rada San Francesco e che quando i due moli erano a piego regime da una previsione del 60% si era giunti anche al 95% di trasferimento dei tir nella zona Sud.

Venerdì conferenza stampa all’hotel Royal delle compagnie di navigazione dove aziende private e pubbliche che fanno spola tra Sicilia e Calabria intendono chiarire quanto affermato dall’amministrazione Accorinti sull’incassato dei fondi ecopass. Intanto sull’ ecopass c’è da segnalare che dopo l’annuncio di previsione da 10 milioni di euro l’anno nel maggio 2010 dall’ex commissario per l’emergenza traffico Giuseppe Buzzanca quest’ultimo, alla ripresa della tassa di attraversamento nell’agosto 2011, segnalò che le previsioni d’incasso erano di 5 milioni di euro l’anno e non più dieci. Al Comune di Villa San Giovanni Messina doveva versare il 35% degli incassi.

 

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