Expo sulla nave “Palinuro”: un incontro sulla biodiversità marina

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Le Esposizioni Universali hanno spesso rispecchiato i problemi, la visione del progresso delle società della loro epoca e le soluzioni possibili alle principali sfide del momento. Lo è anche questa Expo, che centra il tema vitale della Nutrizione del Pianeta.

La campagna itinerante, promossa da Marevivo, in collaborazione con la Marina Militare, propone questi argomenti con un particolare focus sul mare e sulle sue risorse. Lo ha fato nella tappa messinese sulla nave scuola Palinuro, cui hanno partecipato l’ammiraglio Nicola De Felice, comandante Marisicilia, Mario Primo Cavaleri esponente di Marevivo, il comandante del porto Nino Samiani e i docenti Marisa Ziino, Letterio Guglielmo della Facoltà di Scienze dell’Università; Franco Andaloro ricercatore dell’Ispra e responsabile siciliano di Wwf.

Al centro dell’incontro l’importanza della biodiversità degli ambienti marino-costieri nei suoi vari risvolti: rischi derivanti dal sovrasfruttamento degli stock ittici; utilizzo delle risorse marine attraverso buone pratiche di acquisto; diverso approccio nel consumo del prodotto locale e stagionale favorendo la formula dell’acquisto di prodotti a chilometro zero; comportamento alimentare rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni, delle identità culturali, creando una rete virtuosa produttore consumatore; importanza dell’educazione ambientale nelle scuole; ruolo delle aree marine protette per valorizzare e promuovere le attività produttive sostenibili.

Il decennio 2011-2020 è stato dichiarato Decennio della Biodiversità, ossia della biovarietà o varietà della vita presente sul pianeta. Il  2015, in particolare, è un anno importante per l’ambiente perché si ridisegnerà la strategia dei Paesi più industrializzati per i prossimi quindici anni; gli appuntamenti mondiali a Parigi e New York  saranno determinanti per stabilire un legame il più stretto possibile con le sfide che il Pianeta ha davanti, a cominciare dalla sostenibilità della nostra alimentazione e della nostra agricoltura sconvolta già dai cambiamenti climatici.

 

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