Anche Messina si è unita alle proteste nate negli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd, con il sit-in solidale “Enough is enough” svoltosi ieri, domenica 7 giugno, a piazza Unione Europea (Municipio) per ricordare ed esprimere vicinanza a tutte le vittime di razzismo e abuso di potere.
Lo scorso 25 maggio 2020 negli Stati Uniti, è morto George Floyd, un cittadino afroamericano di Minneapolis, in Minnesota. Il video della sua morte è diventato presto virale sui social e mostra, come spiegano gli organizzatori della protesta «per 8 minuti e 46 secondi il ginocchio di Derek Chauvin, ufficiale del Dipartimento di polizia di Minneapolis con già 18 precedenti denunce a suo carico, sul collo di Floyd che, come si sente dire più volte dallo stesso, non riesce a respirare».
Da allora negli Stati Uniti è montata la protesta, le immagini di migliaia di cittadini, bianchi e di colore, che manifestano insieme al grido di “I can’t breath” (non riesco a respirare, ndr) contro ciò che è successo quel 25 maggio hanno fatto il giro del web e del mondo. E dal mondo sono arrivati segnali di solidarietà e vicinanza, sit-in e proteste.
Anche diversi abitanti di Messina, ieri, si sono uniti, da piazza Municipio, al coro di voci che chiedono giustizia e verità per George Floyd, e non solo per lui, diventato oggi il nuovo simbolo della lotta contro il razzismo e gli abusi di potere da parte delle forze dell’ordine negli Stati Uniti e nel mondo.
«Un’occasione – avevano scritto gli organizzatori del sit-in nella presentazione dell’evento su Facebook –, anche per noi che osserviamo le proteste oltreoceano, per ridiscutere il valore della nostra umanità e per affrontare le piaghe sociali del razzismo e degli abusi di potere presenti anche in Italia».
(Foto © Cambiamo Messina dal Basso)
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