E lo chiamano Parco “Belfiore”. Il degrado di un’ “area verde” sul Viale Libertà

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Giuseppe Marcello Cannistraci, consigliere della V circoscrizione, attraverso un comunicato stampa, segnala il degrado di una zona residenziale posta all’ingresso della città e che porge il “benvenuto” al turista che sbarca dalla Caronte.

«Negli anni 70 la spiaggia sottostante al Parco Belfiore – scrive il Consigliere Cannistraci −, posta di fronte la chiesa del Ringo, era adibita ai migliori lidi balneari estivi messinesi, che portavano ricchezza economica e cultura storica alla nostra città».

«Oggi – sottolinea − questa bella passeggiata si trova in uno stato di degrado veramente pietoso. Ho voluto scattare delle foto, solo perché i miei occhi non credevano a ciò che realmente vedevano».

«Partiamo dai giochi dei bambini – spiega Cannistraci –. Tutti i tappetini di gomma divelti e accatastati, quasi pronti per essere trasportati furtivamente in un altro luogo. Tutti i cestini dei rifiuti stracolmi e straripanti di qualsiasi tipo di immondizia, sacchi interi di spazzatura buttati ai piedi dei cestini già ricolmi, contenitori di cartone per la pizza buttati qua e là dentro le fioriere e nelle vie di percorso del medesimo parco, pedane di legno, bottiglie, grossi sassi, sabbia e quant’altro possa sporcare i percorsi pedonali».

«Tutte le fioriere piene di cespugli e sterpaglie – continua –, erbacce cresciute in uno stato primitivo senza alcuna cura, considerando che questo percorso viene eseguito dai croceristi fai da te per vedere le spiagge Messinesi o belfiore2arrivare al Museo Regionale. Tale percorso oltre ad essere completamente sporchissimo è anche sconnesso dalle varie voragini creatisi tra un marciapiede ed un altro, in quanto i mattoni si sono affossati nel terreno sabbioso».

«Non parliamo poi della spiaggia – evidenzia il consigliere Cannistraci –, dove i pescatori, gli pseudo pescatori e i principianti pescatori, hanno fatto sede ufficiale dello stazionamento delle proprie barche. Perciò riducendo lo spazio balneare a pochi tratti per i bagnanti».

«La beffa più grande è che quest’area risulta dell’Autorità Portuale – dichiara –, che non ha nessun interesse a poterla tenere in ottimo stato. Il Comune se ne lava le mani, perché dovrebbe pagare una concessione demaniale dell’Autorità Portuale, e siccome le casse Comunali sono vuote, risparmiamo restituendo al mittente ciò che per la città potrebbe essere il fiore all’occhiello».

belfiore3«Questo stato di degrado viene rafforzato da tre scarichi di fogna imponenti – prosegue – che scendono dalla via Brasile torrente S. Licandro e sfociano sotto il distributore di benzina, Via Giuseppe Cacopardi ex Ospedale Margherita e sfocia accanto al tennis e vela e per finire un fiume in piena che scende dal Torrente Annunziata e come gli altri va a finire in mare».

«Ritengo che qui non sia il solo a vedere lo stato pietoso della nostra Città – conclude il consigliere della V circoscrizione G. Marcello Cannistraci – , la partita di ping pong (metaforicamente parlando) tra il Comune e l’ente Portuale fa in modo tale da rendere ancora più incivile il cittadino che sporca e rende invivibile il Parco Belfiore. Voglio solo denunciare ciò che io e qualsiasi cittadino della zona vede percorrendo il Parco».

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