Duomo: altro che isola pedonale è una Ztl. I commercianti: “Ci sentiamo presi in giro”

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Con le recenti modifiche alla viabilità di Torre Faro è calata l’attenzione sull’isola pedonale di piazza Duomo, istituita lo scorso 6 luglio. Il provvedimento, già previsto dal Piano Urbano del Traffico del 1998, è solo il primo tassello di un più articolato progetto che in futuro prevederà l’interdizione al traffico veicolare di più zone del centro storico cittadino. I commercianti che operano tra la via I settembre e la Cattedrale, riunitisi nel Comitato Isola Pedonale Piazza Duomo, hanno più volte manifestato le proprie perplessità sulla scelta dell’amministrazione comunale di far transitare pullman turistici e taxi all’interno della futura isola pedonale. Nonostante ciò, Palazzo Zanca ha preferito proseguire per la propria strada, accantonando anche la proposta di spostare i veicoli turistici sulla via S.Giacomo.

Ma gli iniziali dubbi dei commercianti adesso sono divenute certezze: il provvedimento fortemente voluto dall’assessore Cacciola non ha istituito un’isola pedonale ma una corsia preferenziale per i veicoli autorizzati. Lo dimostra la particolare collocazione delle fioriere poste al centro della I settembre con funzione di  guardrail per dividere lo spazio riservato ai pedoni con il tracciato seguito da taxi e trenini turistici.

I timori degli operatori commerciali si sono trasformati in una profezia autoavverante. A due settimane dall’entrata in vigore del provvedimento, Fabio Calabrò, presidente del Comitato Isola Piazza Duomo, traccia un bilancio assolutamente negativo. “Siamo in piena stagione turistica – spiega – ma nonostante ciò non riscontriamo alcun miglioramento. Via primo settembre è soltanto una corsia preferenziale e sono pochi i pedoni avvistati in zona. Così non si può andare avanti, alcuni commercianti hanno evidenziato addirittura un calo delle vendite, una difficoltà che accomuna anche gli esercenti di via Cesare Battisti che hanno chiesto di aderire al nostro Comitato. Non oso immaginare cosa accadrà durante i mesi invernali”. Calabrò ribadisce l’importanza dell’arredo urbano. “Non ci sono le panchine – precisa – chi decide di fare due passi lungo la via I settembre non può neanche sedersi. L’amministrazione non ha i soldi per risolvere il problema e ha preferito invitare i commercianti a collocare a proprie spese alcune sedute che dovrebbero comunque soddisfare determinati criteri. E intanto i clienti si allontanano”.

Il Comitato “Isola Pedonale Piazza Duomo” sta studiando la delibera che regolamenta le modifiche alla viabilità tra la Cattedrale e la via Cesare Battisti. “Vogliamo vederci chiaro – spiega Calabrò – e analizzando la delibera votata dalla Giunta abbiamo scoperto che il transito di mezzi turistici, taxi e veicoli autorizzati è concesso grazie a una deroga sperimentale. In pratica – continua – l’amministrazione sta sperimentando sulle spalle di commercianti e cittadini. C’è gente che lavora e la situazione non può rimanere così, alcuni operatori stanno pensando addirittura di trasferirsi altrove. Ci sentiamo presi in giro, sembra che si tenti di mettere in cattive luce chi espone delle perplessità etichettandolo come contrario all’isola pedonale. Così non va”.

Immagine1A detta di Calabrò, anche gli stessi operatori turistici non sarebbero pienamente convinti. Se la corsia dedicata consente agevolmente il transito dei trenini turistici, i grandi pullman Gt potrebbero riscontrare delle difficoltà. L’amministrazione ha infatti stabilito che i mezzi più grossi dovranno utilizzare il parcheggio lato corso Cavour per scaricare i passeggeri, per poi stazionare nei pressi dell’ex Gazometro. “Questa soluzione – spiega Calabrò – non è funzionale in presenza di un alto numero di bus turistici. Nei prossimi mesi, con l’arrivo in contemporanea di due navi da crociera, i pullman in partenza dal porto saranno quasi cinquanta. E’ facile – prosegue il presidente del Comitato Isola Pedonale Piazza Duomo – immaginare il caos che si andrà a creare quando i mezzi dovranno caricare e scaricare i turisti in prossimità del Duomo”.

Andrea Castorina

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