Dove butto i pacchi di pasta vuoti? E i gusci delle cozze? Sono queste alcune delle domande più comuni che i siciliani rivolgono a Junker, app che aiuta a sciogliere i dubbi sulla raccolta differenziata semplicemente scansionando il codice a barre del prodotto oppure utilizzando la funzione di ricerca. Vediamo la classifica stilata da Save The Green e Junker sui dubbi più diffusi in materia.
Save the green è il progetto lanciato da Domopak Spazzy, azienda produttrice di sacchi della spazzatura, per sensibilizzare i consumatori su tematiche relative al riciclo e per diffondere la buona pratica della raccolta differenziata. Insieme a Junker – app che, come si diceva, serve a chiarire i dubbi su dove si buttano i diversi materiali –, l’Azienda ha stilato due classifiche relative ai materiali più difficili da smaltire per i siciliani. La ricerca è stata condotta sulla base dei dati delle ricerche effettuate all’interno dell’app.
Su Junker è possibile effettuare due tipi di ricerca: una basata sul codice a barre del prodotto, l’altra sul tipo di materiale che si intende differenziare. Sulla base del primo tipo di ricerca, risulta che i prodotti più difficili da smaltire sono:
- i sacchetti dei biscotti;
- i pacchi di pasta;
- i sacchetti del caffè;
- i cartoni del latte e le bustine di lievito.
Per quel che riguarda, invece, i prodotti generici, quelli su cui ci sono maggiori dubbi sono:
- gli abiti usati;
- gli imballaggi in polistirolo;
- i tovaglioli e scottex.
A ruota seguono i gusci dei molluschi, i blister dei farmaci, la carta forno, sia sporca che pulita, gli accendini, il cartone della pizza, le lampadine, gli imballaggi in alluminio, l’acetone, i bicchieri rotti, i tappi di sughero.
Qualche risposta
Chiaramente, le risposte a queste domande sono tutte all’interno dell’app, così come sul sito di MessinaServizi Bene Comune, o in questa guida di Normanno. Per avere un’idea, per quel che riguarda i pacchi di pasta o dei biscotti, dipende sempre dai materiali con cui sono fatti, quindi conviene fare la scansione del codice a barre o controllare bene i contenitori stessi, perché molte volte presentano una targhetta con tutte le indicazioni necessarie.
Per il resto, gli abiti usati – se puliti e in buone condizioni – possono essere raccolti tramite gli appositi contenitori presenti in città, oppure, a Messina, possono essere donati a Benefit. Gli imballaggi in polistirolo vanno nella plastica, i gusci dei molluschi nell’indifferenziato, il cartone della pizza nella carta (se pulito) oppure nell’umido (se sporco).
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Il messinese, furbo, ha risolto il problema. La butta sui colli, per strada, ovunque!!!