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Dossi ed erbacce: tanti i pericoli in tangenziale. Consiglieri chiedono interventi al Cas

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erbacce-370x247Ancora dissesti in tangenziale. Tornano a chiedere interventi urgenti nella tangenziale di Messina e nelle rampe di accesso e di uscita il consigliere comunale,Claudio Cardile, i consiglieri della III circoscrizione, Antonino Sciutteri e Antonino Trino, e il consigliere della II circoscrizione, Salvatore Sentimentale. Già in passato, il 5 dicembre 2013, con una nota avevano fatto presente al Consorzio Autostrade Siciliane la disastrosa situazione.  

“A seguito della nota – affermano −, ad onor del vero, si è provveduto alla bonifica e scerbatura di ampi tratti di pertinenza del Cas e al ripristino dell’illuminazione in alcuni svincoli, per lungo tempo mancante. Molte situazioni di pericolo, tuttavia, persistono e sono cadute nel “dimenticatoio”.

“Lungo le rampe d’accesso e uscita dallo svincolo di Messina Gazzi – spiegano −, laddove permane il pericolo che deriva dal sollevamento del manto stradale da parte delle radici dei pini, sono stati posti coni pieghevoli catarifrangenti che evidenziano i dossi insidiosi, ma che, certamente, non annullano i rischi, dal momento che si tratta di un percorso curvilineo”.

“Peraltro – continuano −, nel tratto di tangenziale che va dallo Svincolo di Tremestieri al Viadotto Zafferia e in prossimità dell’ingresso della Galleria San Giovanni (in direzione Catania-Messina), il manto stradale sollevato dalle radici dei pini ubicati nello spazio tra le carreggiate non è stato neanche segnalato, pur essendosi creati dei veri e propri dossi naturali”.

“L’asfalto delle rampe d’accesso ed uscita – concludono −, in particolare negli svincoli di Boccetta, Gazzi e Tremestieri, è in molti punti deformato e tappezzato di buche. Continua a rimanere al buio, in entrata ed in uscita, lo svincolo di San Filippo, dove non si è vista ancora nemmeno l’ombra di interventi di scerbatura, più che mai necessari soprattutto nel tratto in uscita, dove la sede stradale è letteralmente invasa dai rovi”.

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