Diritto all’istruzione e alunni sordi, convegno del Ciass al “Basile”

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“Il diritto all’istruzione: alunni sordi e l’assistente alla comunicazione scolastica”m, questo il tema del convegno che si terrà sabato 26 settembre, alle 9, nei locali dell’Istituto “Basile”.

L’evento è stato organizzato dal Ciass con il patrocinio del Comune di Messina.

Il Ciass, Consorzio inter associativo dei sordi della regione Sicilia, presente nel territorio messinese dal 2006, che si occupa della problematica delle persone sorde, tramite l’associazione Aapl “F.C.” Onlus, ha fortemente voluto questo evento sulla figura dell’assistente alla comunicazione scolastica, con la collaborazione della nuova associazione Aleios di Giarre (CT), presieduta da Sebastiano La Rosa.

Il convegno punta i riflettori su questa figura: un valido aiuto sia per le famiglie che per le istituzioni scolastiche. Interverranno al convegno il presidente Ciass, Alfonso Massimino,  Giuseppa Prestipino, dirigente scolastico dell’Istituto superiore “la Farina-Basile”, Massimiliano Bucca, docente di sostegno, assistente alla Comunicazione e docente universitario su Tematiche sull’integrazione scolastica dei disabili e nello specifico dei sordi, Mara Sartori, esperta in tecnologia e metodologia per le disabilità, l’avvocato Garacci Mariachiara, specialista per la  tutela dei diritti dei ragazzi e studenti con disabilità, Gianni Maria Crisafulli, docente di sostegno, referente del Ctrh (Mazara – Salemi – Vita – Gibellina) e componente Glh  del Provveditorato agli Studi di Trapani.

«La sordità è definita un handicap invisibile difficilmente riconoscibile a prima vista, almeno fino alla nascita di una relazione comunicativa – commenta Vincenzo Massimino, presidente dell’Associazione audiolesi e problemi del linguaggio di Messina (Aapl) – sono gli ostacoli nella comunicazione che creano enormi difficoltà impedendo al sordo di godere appieno del proprio diritto a un’esistenza normale fatta di scuola , di lavoro, relazioni interpersonali, esercizio dei diritti civili e partecipazione alla vita di una comunità. Alla sordità si aggiunge il pregiudizio che un sordo non possa raggiungere gli stessi risultati degli udenti, quando in realtà le loro difficoltà sono nell’area comunicativa e non intellettiva. Da qui l’esigenza di dare al sordo un sostegno, che comincia dai primi anni scolastici, e dunque di creare la figura dell’assistente alla comunicazione scolastica che permette agli alunni sordi di abbattere le barriere comunicative e di esprimere pienamente le loro potenzialità al pari dei compagni udenti.

Tale figura permette al bambino sordo di fruire di una grande quantità di informazioni attraverso la lingua dei segni o la ripetizione labiale ( sia esso segnante o oralista ) e di porsi come ponte comunicativo tra l’alunno sordo, la classe e i docenti». Questa figura prevista dalla legge 104/92 è presente a livello nazionale dagli anni 90 e nella regione Sicilia è consolidata da oltre 10 anni soprattutto nelle provincie di Trapani, Palermo, Catania, Enna e Agrigento.

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