libero gioveni, consigliere comunale di messina

Dare in locazione locali comunali ai commercianti di Messina in difficoltà: la proposta

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Dare in locazione ai commercianti in difficoltà, a “canone sociale”, gli immobili di proprietà del Comune di Messina: è questa l’idea lanciata dal consigliere comunale Libero Gioveni per sostenere gli imprenditori della città dello Stretto alle prese con la crisi economica causata dal coronavirus e spesso in difficoltà di fronte ad affitti oggi troppo onerosi per le loro tasche.

Per l’esponente di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, la partecipata Messina Patrimonio Spa e Palazzo Zanca stesso potrebbero e dovrebbero varare più bandi, in questo momento storico particolare, per concedere a un prezzo più basso l’utilizzo di locali di proprietà comunale ai commercianti oggi in grave difficoltà a causa del covid.

«Sono davvero rarissimi – specifica Gioveni – o pressoché assenti i bandi che il Comune di Messina, o a Patrimonio S.p.A., varano per concedere in locazione immobili ad uso non abitativo, di cui potrebbero usufruire i commercianti della città, che pagano onerosi affitti ai privati. Sarebbe ora che si iniziasse a farlo, sia nell’interesse economico dell’Ente, sia per soddisfare le esigenze del territorio».

Nel lanciare la sua proposta, l’esponente di Fratelli d’Italia sottolinea le difficoltà più volte evidenziate dai commercianti stessi e dalle associazioni. «Risultano numerose – sottolinea –, sia le necessità rappresentate legittimamente da tanti commercianti in difficoltà, sia le istanze di associazioni sul territorio o di semplici ditte individuali che sarebbero certamente interessate a partecipare a bandi pubblici per la locazione di tali immobili».

«In questo senso, per esempio – prosegue il consigliere –, l’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari, ndr) negli anni si è dimostrato più sensibile rispetto a Palazzo Zanca su questa scelta politica, visto che periodicamente l’Ente di via E.L. Pellegrino mette a disposizione le proprie botteghe».

«Sarebbe pertanto auspicabile – conclude Libero Gioveni – iniziare a far lavorare la Patrimonio S.p.A. anche in questa direzione, al fine di soddisfare le diverse e diffuse esigenze presenti a vario titolo sul territorio comunale e, nel contempo, a far incassare qualche soldino in più anche alla luce delle pesanti morosità degli anni precedenti presenti negli alloggi E.R.P, al netto naturalmente delle esenzioni dei canoni previste per tutto l’anno 2020».

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