Andrea Sposari

Da cabina elettrica ad opera d’arte, il murale di Andrea Sposari per celebrare Milazzo

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Si fa chiamare Spos.Art ed è un writer surrealista. Andrea Sposari, 29 anni, originario di Pace del Mela, è l’autore del murale intitolato “Perché noi siamo dei” che da qualche giorno anima il nuovo Centro Satellite di Milazzo.

Una cabina elettrica gestita da E-distribuzione è stata trasformata in un tributo alla città mamertina da parte di un suo affezionatissimo abitante. Il progettoCabine d’autore” è stato voluto dalla società del Gruppo Enel, che ha scelto lo street artist della provincia di Messina per quest’incantevole artwork.

Sposari, da sempre legato alla sua terra d’origine, è abituato a girare il mondo. Si è formato al Politecnico di Milano, dove ha studiato ingegneria elettrica. Nel 2019 ha partecipato al Techfest di Bombay portando un murale in onore alla scienza. Quest’esperienza gli ha permesso di lavorare in India, ma adesso è tornato nella sua amata Sicilia. Normanno l’ha raggiunto per un’intervista.

Perché noi siamo dei

Il murale, accolto dalla cittadinanza con un’inaugurazione a cui ha preso parte il sindaco di Milazzo Pippo Midili, è un leitmotiv della storia siciliana. «Mi ha ispirato – dice Sposari – la penisola milazzese ed una frase celebre del Gattopardo dal quale poi è nata l’analogia tra terra e mare e madre e figlio, dal quale ne ho tratto anche il titolo ovvero “perché noi siamo Dei”».

In effetti l’opera, per Spos.Art “Madreacqua”, celebra il rapporto madre-figlio come metafora del legame tra la Sicilia e chi ci vive, un legame indissolubile che lo stesso Andrea ha provato sulla sua pelle. «Il mio periodo da fuorisede – spiega l’artista – ha influenzato tantissimo la mia attività artistica in generale ma ancor prima la mia forma mentis. Sono del parere che se non fossi mai partito tutto il percorso che sto facendo adesso non sarebbe esistito, quindi si può dire che, sì, il periodo da fuorisede ha influenzato il significato di quest’opera».

Andrea Sposari

Sicilia, tra arte nuova e antica

La Sicilia è sempre stata un’immensa culla di artisti, dalla scultura, alla pittura, fino alla letteratura. Non è un caso, infatti, se il poeta tedesco Goethe nel suo libro Viaggio in Italia definì Palermo il “posto più bello del mondo”. Oggi l’Isola è caratterizzata da una non sempre coerente esaltazione del suo passato e da una timida, ma incoraggiante apertura alle nuove arti di cui Andrea Sposari è ormai un affermato esponente.

«La Sicilia – dice lo street artist – ha ospitato e ospita artisti del settore da tutto il mondo e tra i più importanti. È una delle mete più gettonate per la street art, anche per i residenti. Se abbinassimo al nostro patrimonio culturale esistente questa “nuova” forma d’arte, a mio avviso tra le più importanti al momento, potremmo lasciare ai posteri un patrimonio ancora più incredibile, per non parlare del turismo. Inoltre aiuteremmo le generazioni presenti e future ad educarle al bello e alla cura dei propri luoghi, cosa che negli ultimi 40 anni è venuta a mancare fortemente. Di artisti validi siciliani ma più in generale italiani non ci mancano d’altronde».

I progetti futuri di Andrea Sposari

Riflettendo su quali attività ha in programma prossimamente, Andrea Sposari non ha dubbi. «Attualmente – conclude il giovane milazzese – sto lavorando ad altri progetti in provincia. Alcuni sono step aggiuntivi facenti parte di un unico grande progetto. Penso a Tripi con la rivalorizzazione della necropoli di Abakainon e la sua storia ellenica. Altri invece sono vergini». Insomma, il futuro artistico di Messina sembrerebbe essere in buone mani.

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