Foto del lungomare di Giardini Naxos

Corteo anti G7, a Giardini Naxos la paura dei cittadini e i controlli delle Forze dell’Ordine

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Proprio mentre a Taormina i grandi della Terra tireranno le somme della due giorni summit mondiale, A Giardini Naxos si svolgerà il corteo anti G7 a partire dalle 15.00. Nei giorni scorsi l’appello dell’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha suscitato l’indignazione di molti:  “Per chi da Messina vuole partecipare alla manifestazione contro il summit dei potenti- aveva scritto Ialacqua sul suo profilo Facebook- l’appuntamento è per Sabato 27 maggio alle 13.30/14 davanti la chiesa dell’Immacolata sul viale Boccetta, da dove partirà il pullman”.

Ma indignazione a parte per la chiamata a raccolta del rappresentante della Giunta Accorinti, a Giardini non si respira di certo un’aria di serenità. Nella cittadina ionica i residenti e soprattutto i commercianti non nascondono la loro preoccupazione, anzi, il clima è quello di vero e proprio terrore per le possibili conseguenze di una manifestazione, che, in altre zone d’Italia, più recentemente a Lucca, ha scatenato rappresaglie tra manifestanti e Forze dell’ordine.

Ma c’è un altro aspetto da sottolineare. Se per Taormina, infatti, sono stati stanziati fondi considerevoli per i cantieri del G7, e la perla dello Jonio ne ricaverà certamente benefici anche quando si spegneranno i riflettori del  vertice, vista la grande eco mediatica che un evento di portata globale ha suscitato, i cittadini di Giardini Naxos si considerano figli di un Dio minore, lamentando di aver ricevuto solo disagi e danni economici per la potenziale deriva violenta del corteo.

Molti i commercianti che hanno protetto le loro vetrine con assi di legno e lastre di lamiera e il Sindaco ha emanato un’ordinanza con cui stabilisce la chiusura di ogni attività, uffici e scuole compresi, per tutta la giornata di oggi.

E se gli attivisti della rete No G7 invitano la gente a non aver paura e parlano di clima di tensione costruito ad arte contro di loro, la linea del capo della Polizia Franco Gabrielli è chiara: “Il dissenso è una delle ricchezze della democrazia- ha dichiarato nei giorni scorsi- perché è giusto che chi non concorda con certe posizioni possa e debba manifestare il proprio dissenso. Ma reprimeremo tutti quelli che pensano che la violenza sia l’unico strumento”.

 

Repressione sì, ma anche prevenzione: nelle ultime ore sono stati monitorati e bonificati cassonetti, tombini, cassette delle poste e terrazzi che si affacciano lungo il percorso del corteo. Nulla è lasciato al caso, insomma, nemmeno gli arrivi dei manifestanti. I 150 provenienti dai centri sociali napoletani, ad esempio, sono stati controllati fin dalla partenza e arriveranno in nave, mentre dall’estero giungeranno a Giardini non più di qualche decina di persone tra tedeschi e olandesi.

Il principio è dunque quello di garantire a tutti di manifestare le proprie idee anche in modo duro, ma al tempo stesso non permettere a nessuno di oltrepassare i limiti. E’ chiaro che il rischio che si verifichino intemperanze non si può escludere, ma se avranno avuto ragione i cittadini di Giardini a preoccuparsi, lo si potrà dire solo a corteo concluso.

 

 

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