Coronavirus. Via libera dal Ministero: una corsa in più sullo Stretto di Messina

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Coronavirus. Una corsa in più sullo Stretto di Messina: è questa la novità principale contenuta nel decreto firmato ieri, mercoledì 22 aprile, dal Ministro dei Trasporti Paola De Micheli e dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma non si tratta dell’unica novità per i pendolari che quotidianamente si spostano via traghetto o aliscafo tra la Sicilia e la Calabria.

I recenti provvedimenti del Ministero, che modificano il precedente decreto riguardante i collegamenti sullo Stretto di Messina, riguardano principalmente i medici e in generale gli operatori sanitari che viaggiano per lavoro tra le due sponde. Questi, infatti, potranno imbarcarsi gratuitamente sulle navi merci che arrivano all’approdo dei Tremestieri.

Le corse giornaliere previste da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, in sostanza, passano da 4 (andata e ritorno) a 5 (andata e ritorno) e saranno effettuate tra le 6.00 e le 21.00.

La decisione, spiegano dal Mit, deriva dalle tante difficoltà riscontrate e segnalate dai passeggeri lungo la linea Messina/Villa San Giovanni/Reggio Calabria. Tale misura, aggiungono, è stata adottata anche sulla base del contributo e delle indicazioni dei parlamentari eletti sul territorio, e approvata dal Governatore della Regione Sicilia.

Al di là di questa modifica, le misure sancite dal precedente decreto restano inalterate. Possono spostarsi sullo Stretto di Messina solo gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, gli operatori sanitari pubblici e privati, i lavoratori pendolari o chi abbia comprovate esigenze di lavoro, gravi motivi di salute e situazioni di necessità. L’approdo delle navi che trasportano le merci è consentito solo al Porto di Tremestieri.

A commentare le novità, il deputato ARS Antonio De Luca (Movimento 5 Stelle): «Viene concessa a medici e operatori sanitari la possibilità di imbarcarsi anche sulle navi della Blueferries che approdano a Tremestieri e di norma sono riservate al solo traffico merci. Ciò comporterà che gli operatori sanitari avranno a disposizione circa una nave ogni ora e venti per potersi imbarcare».

Gli fa eco il deputato alla Camera Francesco D’Uva: «Con il nuovo decreto del MIT si ripristina di fatto la gratuità per il personale sanitario impegnato nell’emergenza, aggiungendo ora la possibilità che medici, infermieri e operatori viaggino sul vettore Bluferries. Queste misure consentiranno di alleggerire ulteriormente, laddove ce ne fosse bisogno, il traffico passeggeri».

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