Comune-Demanio marittimo. Gioveni: “Oltre 96mila euro di debiti”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Rapporti contrastati quelli tra il Comune e il Demanio regionale marittimo. Ad avviare un’ “indagine” sui recenti conflitti nell’attribuzione del diritto di gestione della “Falce” del porto è il consigliere comunale, Libero Gioveni.

«Nei rapporti con il Demanio regionale marittimo il Comune di Messina non è affatto messo bene», esordisce il Consigliere comunale.

«Il Demanio marittimo – spiega −, che fa capo all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, ha la tutela e la gestione di tutta la costa messinese ad eccezione del tratto compreso fra il torrente Portalegni – Cannizzaro ed il torrente Annunziata, che è invece di esclusiva competenza dell’Autorità Portuale».

«Ebbene – prosegue Libero Gioveni −, il Comune di Messina sembra non versi più da anni i canoni concessori al Demanio marittimo, nonostante le agevolazioni fiscali riconosciute a Palazzo Zanca che, quindi, sarebbe tenuto a pagare soltanto il 10% degli oneri per l’occupazione di aree demaniali».

«Un esempio è dato dall’occupazione per il mini autodromo dello Stretto – sottolinea Gioveni − per il quale, appunto, da oltre un decennio il Comune non versa più il relativo canone nelle casse regionali».

«Tuttavia – afferma −, l’Ufficio Demanio marittimo ha inoltrato il 25 marzo scorso a questo Dipartimento Demanio e Patrimonio una proposta di adesione a transazione di credito derivante da occupazione di aree demaniali che potrebbe essere definita versando nelle casse regionali la somma complessiva di € 96.748,21».

Pertanto, alla luce di quanto “scoperto”, il consigliere comunale, Libero Gioveni, chiede all’assessore al Demanio e Patrimonio e politiche del mare, Sebastiano Pino, all’assessore al Bilancio, Guido Signorino e, per conoscenza al sindaco, Renato Accorinti, «i motivi di questi ritardi nel pagamento del debito frutto della predetta transazione; a quanto ammontano complessivamente i debiti con il Demanio regionale marittimo e se, risultando fra quelli censiti nell’ultimo piano di riequilibrio per il quale si attende l’esito del Ministero, la suddetta proposta di transazione li sanerebbe tutti; se è nelle intenzioni di codesto Dipartimento aderire alla transazione al fine di evitare possibili contenziosi ad ulteriore pregiudizio per le casse comunali».

(272)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.