Caso carne, l’ex presidente di Federcarni: “Basta terrorismo verso i consumatori”

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Una categoria in difficoltà, quella dei macellai, composta da commercianti che non vogliono che si faccia di tutta l’erba un fascio perchè, tra loro, quelli che svolgono correttamente il mestiere ci sono, e sono anche la maggioranza. Il recente caso di carni adulterate con nitriti e solfiti ha fatto scattare l’allarme nella cittadinanza, da qualche giorno molto più diffidente verso i prodotti da macelleria, e dunque cauta nell’acquisto di carni e preparati.

Una cautela figlia del momento, giustificata. Ma la categoria si difende, e lo fa tramite l’ex presidente di Federcarni Messina, Giovanni Lombardo, da noi intervistato.

Lombardo innanzitutto cerca di far rientrare il caso nei ranghi.

“Ho sentito parlare di un’alta percentuale di macellerie in cui sono stati riscontrati questi elementi nelle carni, ma questo è un giudizio figlio di valutazioni fatte da terzi – ha dichiarato – quelle famose dieci macellerie controllate sono comunque una piccola percentuale rispetto alle tante attività che ci sono a Messina e provincia e che operano con la massima regolarità, qualità e rispetto verso i clienti. Quanto è emerso non vuol dire che il 60% dei macellai non rispetta le norme. Io mi domando perchè chi ha pubblicato la notizia non ha fatto i nomi delle attività. Evidentemente si ha paura di subirne le conseguenze qualora si prendesse un granchio. Chi usa additivi non consentiti va assolutamente condannato, io da presidente di Federcarni ho organizzato incontri con veterinari e consulenti, proprio per avvertire i miei colleghi sui rischi che si corrono, ma soprattutto sui danni che possono arrecare a chi ingerisce questi additivi. Non credo che quel 40% di cui si è molto parlato, rappresenti il numero reale di macellai che rispettano le regole”.

Lombardo poi spiega come la presenza di questi solfiti sia facilmente riscontrabile soprattutto nei preparati: “Credo che si sta facendo terrorismo gratuito – ha continuato – se si prepara la salsiccia e si aggiunge il vino è normale che si trovano i solfiti, ma sono nel liquido e non aggiunti per ringiovanire le carni. Io contesto fortemente questo tentativo di far passare per cattiva l’intera categoria, perchè posso garantire che così non è assolutamente. Il calo delle vendite? C’è stato ma con percentuali assolutamente lievi, fortunatamente sta valendo il principio della fiducia verso il macellaio da cui si compra la carne, e questo è assolutamente positivo”.

Come se non bastasse è arrivato anche il caso dei bovini affetti da carbonchio, ma su questo punto l’Asp ha già rassicurato i consumatori: “Tutta la carne che arriva in città giunge dalle macellazioni locali, ma anche regionali. In ogni caso è carne controllata all’origine, quindi non c’è alcun pericolo per i consumatori”.

Infine, in risposta alla domanda di Lombardo in merito alla mancata pubblicazione dei nomi dei macellai denunciati, e per chiarezza nei confronti del lettore, va detto che i nomi delle persone denunciate non vengono mai trasmessi dalle Forze dell’Ordine, dunque non sono gli organi di stampa ad ometterli.

 

Antonio Macauda

 

 

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