foto della galleria illuminata di un autostrada

Caso autostrada A20 Messina-Palermo: interviene il presidente del CAS

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Dopo le indagini e il dossier redatto dall’ingegnere Placido Migliorino, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha segnalato 8 gallerie e 2 viadotti da interdire per questioni di sicurezza sull’autostrada A20 Messina-Palermo. A commentare la notizia è il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), Francesco Restuccia: «I rilievi confermano la bontà del piano dei lavori di messa in sicurezza programmato dall’attuale governance di Autostrade Siciliane»: .

Nello specifico, le gallerie in questione sono la Baglio, la Perara, la Telegrafo e la San Giovanni; mentre i viadotti sono quelli di Polline e Furiano per i quali la chiusura sarebbe solo parziale.

Il Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane commenta gli esiti delle indagini svolte nei giorni scorsi: «Nella settimana ispettiva, abbiamo da subito colto lo spirito di collaborazione con il quale l’ing. Placido Migliorino ha condotto le proprie verifiche. Gli siamo stati a fianco offrendo tutto il massimo supporto, poiché quello sulla sicurezza è un impegno che ci accomuna.  Sì, siamo preoccupati per lo stato delle nostre autostrade. Lo siamo da viaggiatori, da padri e da amministratori della cosa pubblica. E non lo siamo da oggi. Lo siamo dal primo giorno dell’insediamento, quando era a noi tutti chiaro l’onere che ci stavamo assumendo. Sapevamo di metterci alla guida di un mezzo difettoso, facile oggetto di critiche e attacchi. Ma lo abbiamo fatto lo stesso, per senso delle istituzioni, di responsabilità e amore per la cosa pubblica».

«Non abbiamo mai pensato – prosegue – che sarebbe stato semplice o immediato riportare le nostre autostrade agli standard che ci siamo prefissati, ma lavoriamo con fatica e a testa bassa ogni giorno per recuperare il gap di una rete autostradale che ha oltre 50 anni di vita, realizzata con tecniche costruttive e riferimenti normativi ormai superati sia dal punto di vista strutturale, impiantistico e della sicurezza, e sulla quale sono mancati per anni anche gli interventi di manutenzione ordinaria».

«Però – conclude – in due anni abbiamo avviato oltre 200 gare di appalto di lavori e servizi e, al netto degli inevitabili disagi che i cantieri portano sulla circolazione e per i quali chiediamo pazienza, le attività stanno procedendo senza sosta, nonostante l’emergenza Covid e l’esiguità generale di personale e fondi. C’è ancora tanto da fare e adesso, condivise le urgenze, ci preoccuperemo di dare ancora più forza e slancio ai lavori programmati su gallerie, pavimentazione, sistemi di ritenuta autostradale,  impianti elettrici, telecomunicazioni, cavalcavia e sovrappassi».

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