Carabinieri. Nuovo Comandante Provinciale è Mannucci Benincasa, un asso contro la mafia

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L’Arma dei Carabinieri di Messina ha un nuovo Comandante provinciale: il Colonnello Iacopo Mannucci Benincasa.

Toscano, 48 anni, Mannucci Benincasa è un ufficale di lunga esperienza nella lotta al crimine organizzato e conosce bene il territorio siciliano e calabrese.

Ha intrapreso la carriera militare nel 1986, frequentando l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali di Roma.
Dopo un’iniziale esperienza alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma, ha ricoperto gli incarichi di Comandate della Compagnia di Bianco (RC) e di Vice Comandante del ROS di Napoli, per assumere quelli di Comandante del Reparto Operativo di Modena e di Comandante del Reparto Operativo di Palermo. Fiore all’occhiello dell’esperienza palemitana, per Mannucci Benincasa, è stata l’operazione Perseo, del 2008, quella che decapitò sul nascere i progetti criminali dei boss che avevano dato nuova vita alla “commissione provinciale” di Cosa nostra.

Un anno dopo, 2009, l’allora Tenente Colonnello Mannucci Benincasa, in procinto di lasciare la guida del reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, disse in un’intervista:
“La mafia si sta riorganizzando i boss creeranno un’altra cupola”.
E lo disse l’ufficiale che, nei 3 anni di comando del reparto investigativo dell’Arma nel capoluogo siciliano, aveva guidato indagini che avevano portato in carcere per mafia 258 persone, 4 latitanti di “grosso calibro”, con sequestri di beni per oltre 164 milioni di euro.

E lo disse l’ufficiale che nel suo curriculum vantava già la lotta alla ‘ndrngheta. C’era lui, al tempo capitano, tra i carabinieri rimasti feriti durante la cattura di Domenico Morabito, figlio del capo ‘ndrangheta Giuseppe Morabito ( u tiradrittu).

Il crimine organizzato è la “specializzazione” di Iacopo Mannucci Benincasa. Dopo le esperienze calabrese e palemitana, infatti, assegnato al Comando Generale dell’Arma quale Capo Sezione “Eversione e Terrorismo” dell’Ufficio Criminalità Organizzata, è poi divenuto Capo Ufficio Sistemi Telematici e, dal 2012, Capo dello stesso Ufficio Criminalità Organizzata.

Da ieri è a Messina, “entusiasta di essere tornato in terra sicula”- ha detto. Buon lavoro, Colonnello.

Patrizia Vita

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