Da oggi sarà possibile denunciare atti di bullismo e cyberbullismo grazie ad una chat e un numero verde. In Sicilia nasce una linea per bambini, adolescenti e adulti che vogliono chiedere supporto e consulenza. Il servizio sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 20.
Un canale di ascolto per le vittime di bullismo e cyberbullismo
Il numero verde e la chat sono gestiti dalla Fondazione onlus Telefono Azzurro e il servizio si inserisce nell’ambito del progetto pilota “1nessuno100giga”. Il progetto è elaborato dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e finanziato con quasi 2,4 milioni di euro dalla Regione Siciliana, attraverso l’assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale. Partner del progetto sono la piattaforma Elisa, del ministero dell’Istruzione e del merito, la Fondazione Carolina e il movimento antibullismo MaBasta.
Il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha dichiarato: «Con questa iniziativa intendiamo offrire nuove possibilità ai più giovani, ma anche agli adulti, per condividere il disagio che può derivare dall’essere vittima di episodi di bullismo o di cyberbullismo. Due fenomeni che purtroppo caratterizzano la società contemporanea, fortemente digitalizzata. Il nostro obiettivo è quello di far sentire alle vittime che avranno sempre un canale di ascolto e di aiuto a loro dedicato».
Turano: contrastare bullismo e cyberbullismo
Anche Mimmo Turano, assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale ha sottolineato in merito: «Dobbiamo essere sempre pronti a contrastare quei fenomeni, spesso subdoli e striscianti di sopraffazione fisica e psicologica, proprio mentre il mondo digitale amplifica e inasprisce il fenomeno. Per questo, abbiamo contribuito, anche economicamente, a questo progetto molto articolato e approfondito, del quale la linea d’ascolto, gestita da un ente assolutamente affidabile come Telefono Azzurro, è parte fondamentale».
L’importante progetto interistituzionale è nato grazie alla legge regionale del 2021 dedicata agli “Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione”. Il coordinamento è affidato a una cabina di regia che ha elaborato le linee guida. Le attività si svolgeranno per tutto il 2024 e saranno sviluppate da nove Centri territoriali di supporto (Cts), ovvero una scuola per ogni provincia con una consolidata esperienza in materia di inclusione e nuove tecnologie. Ogni Centro ha organizzato un determinato numero di snodi provinciali, ciascuno composto da circa 16 istituti, per
diffondere in modo capillare le azioni del progetto che vede complessivamente la partecipazione di 802 istituzioni scolastiche
statali del primo e secondo ciclo di istruzione. Il liceo scientifico Galileo Galilei di Palermo, in qualità di capofila della rete regionale,
ha anche il compito di coordinare la piattaforma di ascolto affidata alla Fondazione Onlus Telefono Azzurro.
Pierro: una corretta alfabetizzazione digitale contro il bullismo
Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro ha dichiarato: «Da anni ci occupiamo di prevenzione dei fenomeni di bullismo e di cyberbullismo nelle scuole e sono tante le azioni intraprese. In particolare, questo progetto pilota risponde alla necessità di attivare sempre più iniziative utili a fornire alle istituzioni scolastiche il giusto supporto per affrontare e monitorare problematiche connesse a questi fenomeni, così delicati, e anche alle famiglie affinché, grazie a una corretta alfabetizzazione digitale, possano accompagnare i figli nell’acquisizione di maggiore consapevolezza nell’uso delle nuove tecnologie».
Caffo: aiutare gli adolescenti attraverso l’ascolto
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro ha spiegato: «Siamo felici di partecipare a questo progetto che, attraverso la linea di ascolto, ci vede a fianco delle istituzioni per offrire un supporto e una risposta a chi si trova ad affrontare problemi legati al bullismo. È proprio attraverso l’ascolto che è possibile intervenire immediatamente con le reti educative e sociali nell’aiuto degli adolescenti».
Oltre alle numerose attività di sensibilizzazione sul tema e di sostegno alle famiglie delle vittime, il progetto si concentra in
particolare su percorsi di formazione rivolti a docenti, studenti e famiglie.
- Per gli insegnanti è previsto un corso di 25 ore con 50 esperti formati dall’Usr in collaborazione con l’Università di Firenze;
- per gli alunni la formazione con incontri, laboratori ed educazione tra pari è affidata all’associazione MaBasta.
Le attività di formazione dei genitori saranno curate, invece, dalla Fondazione Carolina e consisteranno in attività come gruppi di lavoro, condivisione di esperienze e laboratori in relazione anche all’educazione digitale dei ragazzi.
Il numero verde per la denuncia di atti di bullismo e cyberbullismo é: 800.280.000. La chat è disponibile sul sito www.1nessuno100giga.it
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