Bonus 200 euro per pensionati e lavoratori: come funziona la misura del Decreto Aiuti

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Un bonus da 200 euro per i pensionati e i lavoratori con reddito ISEE fino a 35mila euro: questa una delle misure di sostegno contenute all’interno del Decreto Aiuti 2022 approvato nei giorni scorsi dal governo presieduto da Mario Draghi. Il contributo riguarderà 28 milioni di italiani ed è pensato per aiutare le famiglie in questo momento di crisi. In attesa della pubblicazione del documento in Gazzetta Ufficiale, vediamo come funzionerà, a chi spetta e come ottenerlo.

Lunedì 2 maggio 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge – detto “Decreto aiuti” – che introduce misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. Tra i provvedimenti adottati, un bonus da 200 euro per lavoratori e pensionati. Ad introdurre la misura, il premier Mario Draghi: «Approviamo un importante provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani – ha spiegato –, tra pensionati e lavoratori dipendenti e anche autonomi. Per i pensionati e lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 35 mila euro ci sarà un bonus uguale per tutti di 200 euro. Quindi una misura che consente di aiutare le famiglie e limita i rischi di ulteriori aumenti di inflazione».

Bonus 200 euro per pensionati e lavoratori con reddito sotto i 35mila euro

Come anticipato, il bonus 200 euro consiste in un assegno, che verrà corrisposto una tantum, a lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35mila euro. La misura è finanziata attraverso l’aumento della tassa sugli extraprofitti per le aziende energetiche.

Come ottenerlo: INPS e busta paga

Stando a quanto anticipato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, non sarà necessario richiedere il contributo. Il bonus da 200 euro sarà infatti erogato dall’INPS, probabilmente a luglio 2022 (servono, ha specificato Franco, i «tempi tecnici»), per i pensionati; direttamente dal datore di lavoro in busta paga, invece, per i lavoratori dipendenti. I datori di lavoro potranno poi recuperare queste cifre al primo pagamento di imposta possibile. Diversa la questione per i lavoratori autonomi, per i quali si pensa alla creazione di un fondo.

Maggiori dettagli, specialmente su quest’ultimo punto, verranno forniti nel momento in cui sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Aiuti.

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