Bomba d’acqua a Messina, oggi la delibera dello Stato di Calamità

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Nella mattinata di oggi, giovedì 13 agosto, la Giunta Musumeci delibererà lo stato di emergenza per Messina e i territori della provincia colpiti dalla bomba d’acqua di sabato 8 agosto. Fatto questo, si richiederà al Governo nazionale lo Stato di emergenza. Questo quanto dichiarato dal Presidente della Regione Siciliana nel vertice svoltosi ieri a Palazzo D’Orleans alla presenza dei sindaci dei territori colpiti.

Frane, strade e marciapiedi allagati, tombini salati: questi i principali danni subiti da Messina e dal territori della provincia, Barcellona, Terme Vigliatore, Rodì Milici e Castroreale, durante l’alluvione di sabato 8 agosto 2020. Per cercare di porvi rimedio e, soprattutto, evitare che quanto accaduto si ripeta, la Regione Siciliana ha deciso di convocare un vertice con i sindaci dei territori colpiti, per stabilire il da farsi. Sul piatto, la Giunta Musumeci ha messo la dichiarazione dello stato di calamità con conseguente richiesta al Governo nazionale dello stato di emergenza. Provvedimenti, questi, che dovrebbero portare allo stanziamento di risorse finalizzate alla mitigazione dei rischi (qui una spiegazione più dettagliata di cosa significhi dichiarare lo stato di calamità).

Bomba d’acqua a Messina e provincia: vertice alla Regione Siciliana per lo Stato di calamità

Vertice alla Regione Siciliana dopo la bomba d'acqua di Messina e provincia dell'8 agosto 2020: la Regione delibererà lo stato di calamitàPresente all’incontro anche il sindaco Cateno De Luca, insieme all’assessore alla Protezione Civile Massimo Minutoli e al presidente di AMAM Salvo Puccio. Per il Primo Cittadino di Messina sarebbe necessario uno stanziamento di 30 milioni di euro – richiesti alla Regione – che si andrebbero ad aggiungere a risorse già presenti.

«Quello della provincia di Messina – ha dichiarato il presidente della Regione, Nello Musumeci – è un territorio fortemente danneggiato, a causa anche dell’abusivismo selvaggio e della mancata manutenzione. Il mio Governo, consapevole di questo, ha destinato il 60% delle risorse della “Struttura contro il dissesto idrogeologico” a questa provincia. Non è la prima volta che si contano i danni in quelle realtà e non sarà l’ultima se non lavoreremo fin da subito per eliminare alcune cause, legate anche alla mancata pianificazione del territorio e a una disordinata crescita urbanistica».

«Contestualmente alla richiesta dello stato di emergenza a Roma – aggiunge il Governatore – applicheremo per la prima volta l’articolo 3 della legge regionale 13 di quest’anno, che prevede la autonoma nomina di un commissario per lo stato di crisi e di emergenza regionale. Per le risorse necessarie occorre una riprogrammazione dei fondi comunitari, che avvieremo con la massima urgenza, ricorrendo, se necessario, a un apposito intervento parlamentare».

Per quel che riguarda il territorio del barcellonese, è stato dato incarico al Genio civile peloritano di redigere i progetti di sistemazione dei torrenti Longano, Patrì e Mazzarrà (per la parte non compresa nel cantiere già in corso) e di accelerare le procedure che vedono opere già finanziate.

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