Bocciatura Piano Tari. CISL: «Le diatribe politiche non ricadano sui lavoratori»

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L’annuncio della cassa integrazione per 120 dipendenti e il blocco delle assunzioni di nuovi 130 lavoratori da destinare allo spazzamento della città non ha lasciato indifferenti. Tra le prime reazioni c’è quella della CISL che chiede al sindaco di Messina, Cateno De Luca, di trovare immediate soluzioni per scongiurare la perdita di posti di lavoro.

«La bocciatura del piano TARI non può e non deve ricadere sui lavoratori. La Fit CISL evita volutamente di entrare in merito dei motivi politico ed amministrativi che hanno spinto il sindaco a proporre un aumento della TARI e alle dinamiche per cui il Consiglio Comunale ha scelto di bocciare il piano.
Parafrasando il Sindaco De Luca: “ognuno faccia il suo mestiere”.
La Fit CISL ha come missione statutaria la difesa dei lavoratori e la tutela dell’occupazione pertanto non accetterà passivamente la perdita di un solo posto di lavoro né l’attivazione degli ammortizzatori sociali in una partecipata che, nei progetti del “Salva Messina”, è destinata al rilancio, no ai licenziamenti.
La politica ha, invece, il compito di trovare immediate soluzioni perché lo scontro politico e le eventuali difficoltà economiche non ricadano solo e sempre sull’anello debole della catena.
Durante il confronto per evitare il dissesto della città e concordare un piano di riequilibrio credibile, la CISL ha compiuto un atto responsabile quanto rivoluzionario, scegliendo di restare al tavolo del “Salva Messina” per trovare soluzioni invece di scegliere la comoda strada dell’opposizione dichiarata all’amministrazione e della critica a prescindere.
Il buon lavoro svolto, che ha evitato il dissesto e in altre aziende partecipate sta producendo centinaia di assunzioni a tempo indeterminato e attivi in bilancio, non può essere macchiato dai licenziamenti e dalla cassa integrazione annunciati alla Messina Servizi Bene Comune.
I progressi che il Sindaco comunica periodicamente nella raccolta differenziata e il generale processo di ottimizzazione del servizio si sono resi possibili grazie all’impegno dei lavoratori, anche di quelli assunti a tempo determinato che rischiano di essere rigettati nel dramma della disoccupazione.
Quando si rischia di lasciare centinaia di famiglie senza reddito, il confronto non deve essere sui social o con comunicati stampa ma bisogna affrontare la questione seriamente e dal vivo. Per questo il socio unico della MessinaServizi metta da parte i progetti di licenziamento e cassa integrazione e attivi subito un confronto con i sindacati, con un sistema simile si è evitato di gettare Messina nel pantano del dissesto, con lo stesso metodo bisogno tutelare il servizio di raccolta, i salari e i livelli occupazionali».

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