Bando “Qualità dell’abitare”: Messina prima nella graduatoria del MIT. Alla città 151 milioni di euro

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Messina prima tra i progetti finanziati dal Ministero per le Infrastrutture nell’ambito del bando del Pnrr sulla “Qualità dell’abitare”. Tra Comune e Città Metropolitana sono stati ammessi 5 progetti per un totale di circa 151 milioni di euro. Soddisfatto il sindaco Cateno De Luca, che ha definito il risultato «straordinario». Vediamo la graduatoria completa e i progetti, riguardanti principalmente il risanamento.

Lo scorso aprile, Messina, tramite Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni, ha presentato dei progetti nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims). Il bando, indirizzato agli enti locali – Regioni, Comuni e Città Metropolitane – è stato pensato con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Lo stanziamento totale è di 3,2 miliardi di euro: ai 400 milioni di euro inizialmente previsti, infatti, si sono aggiunti i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

 

«Vista la qualità del Programma e dei progetti ricevuti – ha spiegato in proposito il Ministro Enrico Giovannini – abbiamo scelto di destinare 2,8 miliardi del Fondo complementare al Pnrr per finanziare molte più proposte di quelle finanziabili con i fondi ordinari. La riqualificazione in senso sostenibile degli spazi urbani è una delle principali linee strategiche del Ministero, in linea con il suo nuovo nome e le nuove competenze riguardanti la riqualificazione e le politiche urbane».

Messina ha ottenuto circa 151 milioni di euro per cinque progetti, guadagnandosi, per uno, il primo posto in graduatoria e una menzione tra le 13 proposte più meritevoli insieme – tra le altre – a quella del Comune di Vercelli, di Cuneo e della Città Metropolitana di Bologna.

Soddisfatto il sindaco Cateno De Luca, che ha spiegato a grandi linee quali sono i progetti finanziati: «Risultati straordinari per Messina – ha dichiarato nel corso di una delle sue dirette social mattutine –, 151 milioni di euro di finanziamento su un bando del Ministero delle Infrastrutture, grazie alla mia caparbietà e al lavoro di squadra fatto con l’assessore Mondello e Previti e con un gruppo di funzionari del Comune. Per fare cosa? Il primo progetto, sperimentale, con il quale siamo arrivati primi in graduatoria, è quello di riqualificazione urbana (parliamo sempre del risanamento). Altri tre progetti da 15 milioni di euro riguarda la demolizione delle baracche in alcuni rioni e le nuove abitazioni. Il quinto progetto (da 1.780.000,00 euro) è riferito alla creazione del Parco Musicale e alla riqualificazione degli spazi adiacenti al Conservatorio “Corelli”».

Non è mancata, nel suo discorso, la stoccata alla Regione: «A livello regionale sono stati proposti 30 progetti in tutto, di cui tre da parte della Regione Siciliana. Ne sono state ritenute ammissibili 24, di cui 5 fanno riferimento alla città di Messina. Hanno fatto un buon lavoro anche Trapani, Ragusa, Siracusa, Enna, Palermo e Catania. La Regione Siciliana ha fatto tre proposte e gliene hanno bocciate due, e l’unica ammessa era stata fatta da un gruppo di comuni della zona di Acireale».

Il bando “Qualità dell’abitare” e gli indicatori usati per assegnare le risorse

In totale nell’ambito nel Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) sono pervenute al Ministero 290 proposte. Ne sono state ammesse, come si diceva, 271. La selezione si è conclusa tre mesi fa con la redazione di una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento (complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro)

«Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti – spiegano dal Mims – anno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc».

La graduatoria completa è disponibile a questo link.

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