Avvocati, Magistrati e Università insieme contro la chiusura della Corte d’Appello di Messina

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Messina compatta per dire no alla riorganizzazione delle istituzioni giudiziarie voluta dal Ministro Orlando. La riforma a Messina dovrebbe comportare la soppressione della Corte d’Appello, una prospettiva inaccettabile per gli operatori del settore e per i sindacati che rappresentano i tanti lavoratori impiegati.

Dopo una serie di iniziative promosse la scorsa settimana anche a livello nazionale, domani ad incrociare le braccia contro la riforma saranno l’Ordine degli Avvocati, l’Associazione Nazionale Magistrati e l’Università di Messina, che hanno indetto una conferenza stampa per le 10,30 nell’Aula Magna, proprio della Corte d’Appello, perchè non cali l’attenzione sulla vicenda e si riesca ad ottenere un passo indietro da parte del Ministero della Giustizia. Del resto in una città come Messina, dove c’è più che mai bisogno di difendere tutti i presidi preposti alla tutela della legalità, pensare di sopprimere un importante organo giudiziario come la Corte, manderebbe in scacco la lotta al crimine.

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati, l’avvocato Vincenzo Ciraolo, ha sottolineato la necessità di preservare la Corte d’Appello messinese, ricordando come la stessa presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, solo pochi giorni fa in occasione del trentennale della morte dell’avvocato Nino D’Uva, aveva precisato che non bisogna abbassare i livelli di repressione della criminalità organizzata.

Per non eludere questa necessità, le tre istituzioni hanno deciso di istituire un Comitato per difendere il presidio.

“Ci sono moltissime ragioni per le quali la Corte d’Appello di Messina non può e non deve essere soppressa, e vanno oltre quelle che possono essere immediatamente percepite. Per questo – ha dichiarato Ciraolo – insieme con i massimi rappresentanti delle istituzioni coinvolte abbiamo deciso di costituire un Comitato a salvaguardia della nostra Corte.

In una città dove troppo spesso regnano conflitti e contrasti vogliamo dimostrare che fare gioco di squadra si può e si deve per le battaglie giuste.

Sopprimere la Corte d’Appello di Messina, significherebbe consegnare il territorio alla criminalità organizzata. È un rischio che non possiamo correre”.

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